Dai 100 anni del “Bar Italia” di Salò all’anfiteatro del Vittoriale: è l’estate di Gabriele D’Annunzio

11 Lug 2020 12:02 - di Paolo Sturaro
Gabriele D'Annunzio

Pezzi di storia, tracce di un passato che rimangono ancora oggi. Il famoso “Bar Italia” sul lungolago di Salò compie cent’anni. È il locale che Gabriele D’Annunzio amava. Il grande poeta lo scelse anche per individuare l’arrivo degli “Agonali del remo”, ossia le regate di canottaggio.

Le vicende storiche del Bar Italia e Gabriele D’Annunzio

Le vicende del “Bar Italia” sono tante. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne messo a disposizione degli uomini della guardia di Mussolini. Nel contempo, al pian terreno, continuava la sua attività di ristoro. Nel 1975 iniziò a diventare un luogo internazionale, poi un raffinato bar.

L’inaugurazione del Parlaggio del Vittoriale

A Gardone Riviera ha invece avuto luogo l’inaugurazione del “Parlaggio” del Vittoriale degli Italiani. I lavori di copertura dell’anfiteatro – con lastre di marmo veronese, secondo la volontà di Gabriele d’Annunzio e nel rispetto del progetto originale degli anni Trenta, firmato dall’architetto Giancarlo Maroni – sono stati portati a termine grazie al sostegno economico della Regione Lombardia.

Una conquista storica e architettonica

«Il completamento dell’anfiteatro – ha detto il governatore Fontana – è un intervento di cui andare fieri. Nei fatti rappresenta una notevole conquista dal punto di vista storico e architettonico, estetico e museale, che arricchisce l’immenso patrimonio culturale lombardo. Il Vittoriale è un punto di riferimento non solo per i turisti italiani, ma anche una meta ambita e particolarmente apprezzata da visitatori che giungono da ogni parte del mondo per ammirarlo».

La dimora eroica e poetica di Gabriele D’Annunzio

«Il Vittoriale», ha detto a sua volta l’assessore regionale Stefano Bruno Galli, «fu dimora eroica e poetica di Gabriele D’Annunzio. È tra le case-museo meglio conservate e più visitate al mondo. Il suo fiore all’occhiello è proprio l’anfiteatro all’aperto. Un’arena senza eguali, che emoziona il visitatore con un indimenticabile sguardo sulle acque turchine, accarezzate dal vento, del lago di Garda».

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