A Botteghe Oscure, dove una volta c’era il Pci, Salvini apre la sede romana: una beffa per la sinistra

8 Lug 2020 13:04 - di Redazione

Dovrebbe essere in via delle Botteghe Oscure, al 54, la nuova sede della Lega a Roma. La notizia è rilanciata da AdnKronos dopo i rumors degli scorsi mesi, quando si parlava di una sede ormai certa in via della Panetteria, a due passi da Fontana di Trevi. Motivi di spazi e valutazione dei costi hanno spinto i leghisti a fare dietrofront dalla precedente location selezionata, che avrebbe avuto un costo mensile di circa 6mila euro.

Invece Salvini avrà gli uffici di ‘Lega per Salvini premier’, il suo partito sovranista e nazionale, nell’edificio di fronte alla storica sede del Pci, dove ci sono già gli uffici del sindacato Ugl e – soprattutto – dove è ospitato lo staff social di Matteo Salvini, guidato da Luca Morisi.

Ma certamente il luogo è più che simbolico: si tratta della strada romana che ha ospitato per decenni la sede del Partito comunista. L’arrivo dei leghisti in quella via ha il sapore di una presa di Porta Pia, di un vittorioso assalto alla Bastiglia. E certifica tristemente la fine delle ideologie e di quelli che erano i loro addentellati materiali. Per anni nei pastoni politici scrivere “Botteghe Oscure” era sinonimo di Pci. Da domani sarà sinonimo di Lega. Una bella giravolta. Che Matteo Salvini commenta così: “E’ solo un caso, prendiamo il posto del Movimento popolare che c’era prima”. Come dire: non abbiamo cercato appositamente questa collocazione. Ma a volta il caso gioca strani scherzi e manda segnali, soprattutto alla sinistra che non c’è più.

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