Berlusconi, Tajani porta lo scandalo in Europa: “L’Ue ora si muova contro i giudici”
«Le istituzioni europee devono valutare se in Italia la magistratura ha svolto la sua funzione in modo imparziale». Lo scrive il vicepresidente di FI Antonio Tajani in una lettera inviata a Ursula Von der Leyen. Nel 2013 Silvio Berlusconi è stato condannato con una “sentenza politica” che ha provocato una “evidente distorsione” dei processi democratici in Italia. Costringendo il leader di Forza Italia, “democraticamente eletto” a lasciare il Senato. Senza potersi candidare per anni a cariche pubbliche. Per questo, le istituzioni europee «devono valutare se in Italia la magistratura abbia adempiuto al proprio compito in maniera assolutamente imparziale».
La condanna di Berlusconi per frode fiscale
Inoltre Tajani, che è anche vicepresidente di Forza Italia, ricorda che «molte volte, negli ultimi anni, le istituzioni europee si sono espresse per tutelare lo Stato di diritto nei Paesi membri dell’Unione Europea». Nel 2013, continua Tajani, «il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è stato condannato per frode fiscale».
«Plotone di esecuzione»
«Negli ultimi giorni – prosegue Tajani – sono emersi nuovi elementi inquietanti. I quotidiani italiani pubblicano frasi del magistrato relatore della sentenza. Che definisce il collegio giudicante “un plotone d’esecuzione”. Non solo, definisce anche quella sentenza “già scritta e ordinata dall’alto”. Inoltre, una recente sentenza del Tribunale Civile di Milano ribalta quanto già deciso. E smonta la vecchia accusa, dichiarando che non ci fu frode fiscale».
Tajani: «Quella del 2003 fu una sentenza politica»
Per Tajani, «l’utilizzo politico della giustizia contro gli avversari sarebbe una ferita profonda alla nostra democrazia. E ai valori a cui ci ispiriamo. In un Paese sano non ci può essere spazio per giudizi basati su ragioni puramente ideologiche. Questa frangia di giudici fa danno. A tutta la magistratura onesta e alla credibilità del sistema e delle istituzioni italiane».