Travaglio chiede un prestito garantito e Conte lo accontenta. Porro si scatena: «Ora risparmiateci le prediche»
Il Fatto di Travaglio ottiene un prestito garantito da Conte. «Provateci voi a farvi prestare 2 milioni e mezzo e per di più con la garanzia dello Stato al 90 per cento». Il Fatto, come racconta irritato Nicola Porro, «ha ottenuto un finanziamento di questo importo, con la garanzia pubblica quasi totale. A concederla, grazie agli ultimi decreti Conte, sarà il fondo di garanzia che il governo deve rifinanziare», ovvero il Mise. Il tutto, ovviamente, facendo deficit sulle spalle degli italiani. «Bravi, complimenti, ce l’avete fatta – commenta il conduttore di Quarta Repubblica – Certo, quel famoso slogan su cui Travaglio & company hanno campato per anni, non riceviamo aiuti pubblici, almeno adesso risparmiatecelo».
Travaglio e il prestito per il Fatto
Ma c’è di più perché nel comunicato di cui si dà informazione, mancherebbe un piccolo dettaglio non passato inosservato a Porro: «Sarebbe interessante – spiega – conoscere il tasso di interesse, che il comunicato dice allineato a quelli di mercato, così da poter fare un raffronto con quanto avviene per l’universo mondo delle imprese». In sostanza la vicenda è andata così. La società editrice Il Fatto, la Seif, quotata a Piazza Affari, ha sottoscritto un finanziamento di 2,5 milioni di euro garantito al 90 per cento dal Fondo Centrale di Garanzia gestito dal Mise (Ministero dello Sviluppo economico). Legato dunque alle opzioni previste dal decreto Liquidità. Il prestito concesso da UniCredit prevede il rimborso in 60 mesi, con un pre-ammortamento di 12 mesi. Ad un tasso variabile “in linea con gli standard di mercato”, hanno fatto sapere da Seif. «L’operazione con Unicredit – ha spiegato il direttore finanziario Luigi Calicchia – va considerata come un finanziamento bridge. Necessario a supportare il programma di investimenti in corso, tra l’altro già previsto nel piano industriale aziendale».
L’ira del web
Il web si è scatenato e non ha perdonato il fatto che i soldi che arriveranno nelle casse del gruppo che edita il quotidiano diretto da Marco Travaglio siano proprio quelli garantiti attraverso il provvedimento del governo. Come riporta Affari italiani scrive un utente: «Se non li restituisce Travaglio li restituisce Conte. Adesso si capisce l’amore sviscerato di “Marco” nei confronti di Giuseppi». E ancora contro il direttore del Fatto : «Gli affari vanno maluccio, pare… Ma la fortuna non è sempre una dea bendata. Colpo di scena: Conte garantisce il prestito a Travaglio». E un altro ancora osserva: «Ma non dovevano essere prestiti per l’emergenza messi in campo dal governo per attutire l’impatto dell’epidemia di Covid sull’economia?».