Stabili le condizioni di Alex Zanardi, ancora sedato. Non aveva il cellulare al momento dello scontro

23 Giu 2020 12:02 - di Stefania Campitelli

Stabili le condizioni di Alex Zanardi. Quarta notte trascorsa in terapia intensiva al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Dove il campione è ricoverato da venerdì sera in seguito all’intervento neurochirurgico per i traumi al cranio e al volto riportati a causa dell’incidente con l’handbike contro un tir lungo la stra provinciale 146 nel comune di Pienza.

Stabili le condizioni di Alex Zanardi

“Le condizioni del paziente sono stabili, non si sono registrate novità significative”, fa sapere l’ospedale. Le condizioni di Zanardi anche se stabili restano gravi. L’ex pilota di Formula 1 continua ad essere tenuto in coma farmacologico. E’ sedato, intubato e ventilato meccanicamente, la prognosi resta riservata. L’équipe multidisciplinare valuterà nei prossimi giorni “eventuali azioni diagnostico-terapeutiche da intraprendere”. Ma il viso del campione sarebbe troppo gonfio per ridurre la sedazione.

Non si contano le testimonianze di affetto e di solidarietà verso Alex. Dopo l’omaggio di un gruppo di ciclisti amatoriali arrivati da Firenze, sono comparsi cartelli sotto l’ospedale. Uno a colori con la scrittz “Forza Zanardi, la vita ancora una volta ti ha messo alla prova… Ma ne uscirai da campione”. Un altro è una maglietta appesa con una gruccia di “Corri la vita”. Con spillato un cuore di carta con la scritta “Alex siamo tutti con te, forza eroe“.

Non aveva il cellulare al momento dello scontro

Sono ripresi, intanto, gli interrogatori da parte della Procura di Siena per chiarire gli aspetti logistico-organizzativi della staffetta Obiettivo Tricolore durante la quale è rimasto ferito Zanardi. Che nel 2001 in un drammatico incidente perse le gambe, aveva 34 anni. Sembra escluso che il campione avesse in mano il telefonino per fare delle riprese al momento dell’impatto. Ancora sotto shock l’autista del tir che non è riuscito a evitare la handbike con Zanardi alla guida. Prezioso per le indagini un filmato, agli atti dell’inchieste della procura di Siena,  girato da un videomaker di Perugia, Alessandro Maestrini. Che ha fatto chiarezza anche sul giallo del telefonino. “Mi sono accodato al gruppo bella strada in salita”,  racconta. “Lì alex doveva usate entrambe le mani. Dopo una rotonda abbiamo girato a destra, qui la strada comincia a scendere. Alex ha fatto un breve video a bassissima velocità. Poi lo ha riposto e ha continuato la corsa. Ho rivisto il video fino al momento dell’impatto. Poi non ce l’ho fatta. Le inquadratura era oscurata da un ciclista. Vedevo solo la ruota posteriore sinistra che, poco prima dello scontro, ha fatto un movimento anomalo”.

Foto Michelangelo Gratton

 

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