Renzi fa impallidire Conte: «Questo non è più il mio governo, sono a un bivio»

8 Giu 2020 9:34 - di Fabio Marinangeli
Renzi

«Non mi ascoltano? Questo non è più il mio governo». Lo dice senza mezzi termini Matteo Renzi. La “bomba” esplode nel corso di “Non è l’Arena”. Il leader di Italia Viva risponde alle domande di Massimo Giletti su La7. Torna ad alzare la voce, a dare segnali agli alleati (o presunti tali). «A me piacerebbe, come era in passato, spingere tre tasti e far partire tutto. Ero il responsabile ed era colpa o merito mio. Oggi non è più così».

Renzi: «Che faccio? Mi metto in un angolino?»

«Adesso c’è una situazione molto più impaludata, con governi di coalizione. E io, a questo punto, sono a un bivio». Parole destinate a provocare ulteriori imbarazzi e malumori nell’ammucchiata rossogialla. «O mi metto in un angolino e sto lì a dire tutto quello che non va, come fanno in tanti che prendono consenso. Oppure cerco piano piano di spingere perché qualcosa venga fatto. Come ad esempio è accaduto con la riapertura anticipata o con l’Irap tolta almeno in parte alle aziende».

«Ci sono tante contraddizioni»

«Il punto fondamentale per me oggi è tapparmi un po’ la bocca su tutte le idee che vorrei tirare fuori. Cercare invece di dare una mano concreta e pragmatica nel tentativo di risolvere qualcosa», sottolinea Renzi. «È chiaro – prosegue – che ci sono tante contraddizioni anche sui temi della giustizia. Si tratta di trovare un faticoso compromesso. E nel mio libro racconto anche il dolore personale del compromesso».

Renzi e il rapporto con i Cinquestelle

«Io ho dovuto fare l’accordo con gente che ha detto di me le cose più incredibili», aggiunge Renzi. «Ho una causa aperta con Beppe Grillo per un milione di euro di risarcimento per diffamazione. Stiamo parlando di persone dalle quali sono profondamente diviso, ma viene prima l’Italia». Non a caso, sono recentissime le dichiarazioni di Di Battista, secondo il quale Renzi è un uomo finito e alle elezioni prenderebbe meno voti di Potere al popolo».

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