Ponte Morandi, i parenti della vittime: “I nostri cari non sono ninnoli. Sarà festa quando avremo i colpevoli”

5 Giu 2020 15:44 - di Eugenio Battisti

Una inaugurazione sobria. Senza fanfare. Lo chiedono i familiari delle vittime del Ponte Morandi in vista della cerimonia ufficiale di riapertura. Hanno fatto un appello al sindaco di Genova (e commissario per la ricostruzione) Marco Bucci:  i propri parenti non devono essere nominati durante l’inaugurazione del nuovo viadotto.

Ponte Morandi, la protesta dei familiari delle vittime

Lo annuncia Egle Possetti del Comitato ricordo vittime. “Per noi – dichiara la sorella di Claudia morta per il crollo – la festa (e capperi, in questo caso vorremmo noi le frecce tricolori…..) sarà quando avremo davanti agli occhi di tutti gli italiani i colpevoli di questo massacro. Quando emergeranno equità e rigore per chi gestisce i beni pubblici. E sarà quindi fatta reale giustizia per questi omicidi delle nostre amate famiglie. Che non hanno avuto scampo. “Abbiamo aderito ad una petizione contro il concerto. Che è stata inserita in una piattaforma online, perché ci sembra opportuno non dover assistere a un evento grandioso a corollario di una vicenda che di grandioso ha molto poco». I familiari delle vittime chiedono due momenti distinti per la ‘festa’ e per il ricordo delle vittime. “Abbiamo chiesto al sindaco ufficialmente di non nominare nella cerimonia di inaugurazione i nostri cari. Il loro ricordo troverà spazio il 14 agosto ed in questa circostanza potranno avere il giusto rispetto che meritano. Non possiamo farli diventare un ninnolo alla festa, non lo meritano”.

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