La protesta dei governatori contro i diktat della Grecia: «Restiamo in Italia, se ne pentiranno»

1 Giu 2020 15:01 - di Redazione

Ancora polemiche sulla chiusura della Grecia agli italiani. Forse Atene a luglio rivedrà i suoi paletti, forse. Intanto l’Italia del Nord è considerata nell’isola un focolaio di possibili contagi. Dopo una parziale marcia indietro ora la Grecia ha deciso di imporre quarantena e test per i cittadini lombardi, veneti, emiliani e piemontesi.

Grecia, Gallera all’attacco: incomprensibile

In attesa che l’Ue batta un colpo scendono in campo i governatori e gli assessori del Nord. “L’atteggiamento della Grecia è incomprensibile. In Europa abbiamo avuto nazioni che hanno vissuto molto peggio e molti più contagi. Il Paese che ha avuto la situazione peggiore. E il Belgio e che l’attenzione si punti sul Nord Italia mi sembra francamente anacronistico”. Così l’assessore del welfare della Lombardia, Giulio Gallera. “L’Europa – aggiunge – dovrebbe dare indicazioni di unità, individuando regole comuni per tutti”. Poi insiste. “Ci sono Paesi in Europa come Spagna, Francia, Regno Unito, che sono stati colpiti di più e hanno reagito peggio. E’ una valutazione europea che va fatta. Va bene in qualche modo accompagnare il turismo di tutt. Ma chiudersi all’Italia mi sembra un atteggiamento discriminatorio e non accettabile“.

Non è meno critico il governatore del Veneto Luca Zaia: “Non è una minaccia, i veneti conoscono la Grecia e la considerano una seconda casa. Ma i greci stanno sbagliando e ne viene fuori una latitanza paurosa dell’Europa”. Il presidente della Regione va giù pesante: “Ci hanno chiuso la porta in faccia, sappiano che non ci vedono più. Una regia sanitaria ci vuole”. E, conclude: “Sono sicuro che i greci la pensano diversamente dai loro governanti”.

Bonaccini: venite in Emilia-Romagna

“Discutere di vacanze non è una banalità, se guardiamo al contributo del turismo all’economia. In Emilia-Romagna l’economia è legata al turismo. Basti pensare alla Romagna”. Non far fare le vacanze in Grecia agli italiani è un’occasione persa per i greci”. Così Stefano Bonaccini a Omnibus su La7. “I greci, fra l’altro, hanno fatto un doppio salto mortale carpiato all’indietro, prima hanno detto che nessun italiano poteva andare in Grecia. Poi hanno limitato a poche regioni tra cui la mia. Io dico: facciano quel che vogliono. E dico loro anche ‘venite in Emilia-Romagna in vacanza’, ci sarà più turismo qui che in Grecia”.

Di Maio prova a fare la voce grossa

Sul Corriere della Sera Luigi Di Maio prova a fare la voce grossa. Senza disturbare troppo Bruxelles. “Crediamo nello spirito europeo. ma siamo pronti a chiudere le frontiere a chi non ci rispetta”.  Il ministro degli Esteri parla di reciprocità.  “L’Italia si è distinta per la trasparenza e i nostri dati sono molto confortanti. Non vogliamo sollevare polemiche, ma se qualcuno pensa di chiuderci la porta in faccia solo per i propri interessi, allora risponderemo. Davanti ai personalismi la porta la chiuderemo anche noi. Ma c’è un dialogo costruttivo da parte di molti Stati”.  Di fronte alle nostre preoccupazioni su presunti corridoi sulla base di accordi bilaterali, la Germania ci ha rassicurato”. E sulla Grecia, Di Maio precisa che sentirà “oggi stesso” l’omologo, mentre “il 9 sarò ad Atene per mostrare, dati alla mano, la situazione reale in tutte le nostre regioni”.

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