Il M5S si spacca, in molti con Di Battista: «Così non si può andare avanti». Crimi & C spiazzati

15 Giu 2020 9:58 - di Giorgio Sigona
Di Battista

«Di Battista? Ha assolutamente ragione, sono d’accordo al 100%. Avremmo dovuto farlo da un anno il congresso, già dopo le europee. Siamo in ritardo. Va bene il coronavirus ma così non si può andare avanti». Lo dice all’Adnkronos l’europarlamentare grillino Ignazio Corrao. Lo scontro tra l’ex deputato e Beppe Grillo sull’assemblea costituente 5 Stelle sta spaccando il Movimento.

«Di Battista fa bene a tornare in prima linea»

Fa bene Di Battista a candidarsi al congresso come futuro leader M5S? «Assolutamente sì, è stato sempre una colonna portante di tutto il nostro percorso, fa benissimo a tornare in prima linea». A proposito del tweet di Grillo, Corrao chiosa: «Non me la spiego questa uscita».

Lezzi: guida autorevole e condivisa

I sostenitori della linea Di Battista sono sul piede di guerra. Per l’ex ministro Barbara Lezzi,  l’appuntamento congressuale non è più rinviabile: «Assemblea costituente, Congresso, Stati Generali come si vuole chiamare non ha importanza per me. Quello che conta è che ci sia uno spazio in cui gli iscritti al M5S (eletti e non) diano una guida autorevole e condivisa. Esistiamo da dieci anni, abbiamo fatto due governi con forze opposte. Questa coraggiosa occasione di confronto ormai inevitabile».

La linea Di Battista cresce

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la deputata Dalila Nesci: «Concordo nell’avviare al più presto un congresso davvero democratico all’interno del M5S». Anche l’ex ministro della Salute Giulia Grillo si schiera con Di Battista, spiegando che una fase costituente è fondamentale. «Bisogna riorganizzare la vita democratica del MoVimento, a partire dalla nostra attività nei territori».

L’imbarazzo politico di Crimi

Tenta di metterci una pezza Vito Crimi, il capo politico dei Cinquestelle. «In questa fase», dice, «dobbiamo restare concentrati su una missione: affrontare la crisi epocale che stiamo attraversando. La sfida che abbiamo di fronte è rispondere efficacemente alle richieste che giungono dal Paese, dai cittadini. Fare, agire: tutto questo necessita di compattezza e di unità di intenti».

Il “capo politico” chiede unità

Il tentativo di Crimi è smorzare i toni sul caso Di Battista. «Dal punto di vista politico», spiega, «la prossima sfida che ci attende saranno il referendum sul taglio dei parlamentari e le elezioni regionali e comunali. Anche in questo caso, unità deve essere la parola d’ordine». Ma queste sembrano essere le classiche parole di circostanza. La sfida dei Cinquestelle ha ormai preso il via.

Commenti

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  • stefano 15 Giugno 2020

    sono sempre più ridicoli