Gino Paoli oltre i recinti ideologici: «Toti è bravo, giudico i fatti», altri «mi fanno girare le p***»

26 Giu 2020 8:40 - di Liliana Giobbi
Gino Paoli

Gino Paoli controcorrente. Non si fa chiudere  nei recinti ideologici, l’essere stato deputato del Pci (1987) è un ricordo lontano. Oggi la vede in modo diverso. «Non seguo più la politica perché mi fa girare le palle», dice a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. «Divido le persone tra quelle che fanno e quelle che blaterano, A Genova, ad esempio, l’amministrazione di Toti e Bucci è ottima. Loro sono bravi».

Gino Paoli non si lascia condizionare

Non è la prima volta che l’artista parla bene del governatore. Famosa una sua risposta: si fida di più di Toti e Bucci che di Toninelli? «Si, non c’è paragone, loro due mi sembrano decisi a fare, spero molto in loro. Se fossi al posto loro andrei avanti senza ascoltare i bla bla bla e le varie cose che avvengono a Roma».

La battuta dell’artista su Di Maio

Promossi quindi gli amministratori del centrodestra in Liguria. Non è la prima volta che l’artista dà i suoi “cazzotti” a un certo mondo della politica. Pochi mesi fa aveva etichettato alcuni ministri del governo come «dilettanti allo sbaraglio». E su Di Maio aveva fatto una battuta dura: «Le disgrazie non vengono mai da sole».

Gli effetti del coronavirus

Poi il discorso cade sul coronavirus. «Avevo la speranza che sarebbe migliorato tutto», afferma Gino Paolo, sempre a Un Giorno da Pecora. Quale speranza? «Che quello che abbiamo passato facesse prendere coscienza alle persone. Ma non mi sembra che sia così. Forse ha ragione Guccini, si è sviluppato egoismo, la contraddizione tra noi e gli altri». Non gli piace il clima post quarantena che si è creato nel nostro Paese. Un clima che si riverbera anhe sul dibattito politico attuale.

Gino Paoli e il ponte di Genova

Gli viene chiesto se parteciperà alla cerimonia ufficiale di inaugurazione del Ponte di Genova. «Renzo (Piano, ndr)»m risponde Gino Paoli, «mi ha chiamato tempo fa. Mi ha detto che la prima cosa che vuole fare è passeggiare sul Ponte con me. Se lo faremo o no non ne ho idea. Ma se lo facessimo mi piacerebbe moltissimo».

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