Fratelli d’Italia contro il Dl scuola: «Avete umiliato docenti, precari e studenti. Ecco perché votiamo no»
5 Giu 2020 15:30 - di Sara Gentile
I parlamentari di Fratelli d’Italia annunciano il voto contrario al Dl scuola. Alla Camera lunga maratona per approvare ad ogni costo il decreto entro domenica. Ben 172 sono gli iscritti a parlare per la dichiarazione di voto sul provvedimento del governo. Molti parlamentari di FdI sono presenti nell’elenco degli interventi per dichiarare il proprio voto contrario. «Il ministro Azzolina si è contraddetta su tutto. Questo decreto lascia irrisolti tanti problemi, troppi – dice Federico Mollicone – Ai docenti avete imposto l’ennesimo concorso lasciando soli i precari. La didattica a distanza ha dimostrato un altro fallimento del governo: il divario digitale. Voteremo quindi contro questo decreto pieno di lacune».
Fratelli d’Italia, Frassinetti: «Negativo il “tutti promossi”»
Dal canto suo, Paola Frassinetti ha detto: «Fratelli d’Italia crede che la valutazione sia importante e che la regola del “tutti promossi” possa avere effetti negativi sui ragazzi. Con la didattica a distanza, insegnanti e famiglia hanno mantenuto un filo con la scuola, ma ha acuito le differenze sociali tra chi aveva o meno un computer o la connessione. Noi siamo per la stabilizzazione dei precari, per trovare le risorse per l’edilizia scolastica ed è per questi motivi che voteremo contro questo decreto che ha generato solo confusione sia tra i docenti che tra gli alunni». E poi ancora: «Il nostro voto contrario contiene anche la posizione sulle scuole paritarie. Se davvero non dovessero riaprire questo sarebbe un grave danno per tutto il sistema scolastico. Noi voteremo contro perché siamo per la stabilizzazione dei precari perché non è una colpa esserlo. Voteremo contro perché gli studenti disabili hanno pagato l’isolamento. Abbiamo perso una grande occasione perché è calata la mannaia della fiducia».
Bignami e Butti: «Nessuna risposta ai docenti»
Galeazzo Bignami ha chiesto: «Con quali modalità si riorganizzerà la ripartenza a settembre? Ad oggi non lo sappiamo perché nel decreto scuola non c’è scritto niente. Il personale docente è escluso da un dibattito e un confronto con il ministero. L’Italia non si meritava un ministro così inadeguato». Mentre per Alessio Butti «questo decreto è nebuloso e ha messo nuovamente alla prova la coesione di questa maggioranza che sistematicamente, sui temi cruciali, tende a dividersi perché manca una visione prospettica comune. Con questo decreto non avete dato risposte ai precari, né ai docenti, né agli studenti ed è per questo che voteremo contro».
Galantino: «Penalizzati gli studenti»
Mentre per Davide Galantino: «Siamo davanti ad un provvedimento che scontenta tutti e che penalizza fortemente i nostri figli. Avete avuto una grande occasione per riformare il sistema scolastico, ma avete deluso voi stessi prima ancora che gli italiani. Non siete stati in grado di dare risposte al mondo della scuola, avete iniziato con la buona scuola e avete finito con il decreto delle umiliazioni».