FdI chiama all’impegno gli italiani all’estero. Menia: “Facciamo rete per il Made in Italy 2.0”

15 Giu 2020 11:59 - di Redazione
menia

“Dare voce agli italiani che vivono all’estero innescando dibattiti, confronti e proposte per unire ciò che la geografia divide, grazie al comun denominatore dell’italianità. E’ il made in Italy 2.0, commerciale, ideale e valoriale, la traccia da implementare”. Così il responsabile del dipartimento italiani all’estero di Fratelli d’Italia, Roberto Menia, al termine della web conference, che ha promosso assieme a 50 partecipanti dislocati nei cinque continenti, tra imprenditori, esponenti del mondo delle professioni, delle istituzioni e delle associazioni. La conferenza è stata anche un’occasione per tracciare la rotta che FdI intende seguire attraverso una serie di sinergie con il Ctim, il mondo della cultura e delle imprese.

Menia: “Facciamo rete e affrontiamo i dossier più urgenti”

“Credo che sia imprescindibile – ha detto Menia – partire da un ventaglio di dossier tematici assolutamente strategici”. Si inizia dal made in Italy, “ovvero le campagne contro la contraffazione dei prodotti italiani e la concorrenza sleale”. E si prosegue con “gli accordi internazionali come il Ttip o quello col Meecosur; i dossier economici come la finanza speculativa che produce le distorsioni sull’euro; e infine la geopolitica nel Mediterraneo, come il dossier energetico che investe direttamente l’Italia a Cipro e in Libia”. “Il nostro – ha proseguito il responsabile Italiani all’estro di FdI – sarà un impegno costante e intransigente al fine di conservare, tutelare e promuovere il patrimonio politico, storico e sociale degli italiani nel mondo. Accompagnato dall’impulso determinante dato loro dalla destra italiana. Non solo un obbligo morale e ideale, ma una straordinaria opportunità di promozione“.

Le iniziative per rafforzare il sistema Italia all’estero

In programma “nel brevissimo periodo” ci sono già una serie di altre iniziative per dare risalto ai giovani imprenditori italiani; fare da megafono alle attività dei Comites; costruire momenti di aggregazione istituzionale e imprenditoriale, con eventi mirati in quei luoghi dove le comunità italiane legate al mondo della destra meritano di essere supportate da un’azione di concept; porre all’attenzione delle comunità italiane all’estero, istituzioni internazionali, Università e Fondazioni culturali straniere, le tesi sostenute dalla destra italiana su una serie di tematiche strategiche, come politica estera, Ict, green economy, difesa e promozione del made in Italy in tutte le sue sfaccettature, compresa la forza produttiva italiana messa in pericolo dalla logica delle delocalizzazioni; stabilire relazioni durature per far fruttare esperienze dirette di interlocuzione tra imprese, enti e istituzioni italiane e le controparti straniere, sfruttando in primis i binari collaudati delle partnership esistenti e, in secundis, costruirne di nuove.

Ripensare il voto degli italiani all’estero

Nel corso della web conference appena svolta particolare rilievo hanno avuto gli interventi, tra gli altri, dell’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, dedicato ai rapporti diplomatici, e del capogruppo di FdI in commissione Esteri della Camera dei deputati Andrea Delmastro, che si è impegnato particolarmente nel rientro degli italiani in patria nell’emergenza Covid. Non è mancata una speciale attenzione verso il tema del voto degli italiani nel mondo. Un grande lascito morale del ministro Tremaglia e delle battaglie della destra, ma anche “una legge da modificare presto secondo criteri di modernità e trasparenza”. “È giusto aprire al voto elettronico affinché – ha spiegato Menia – se ne garantiscano personalità, effettività e segretezza uscendo dalle nebbie di brogli e storture che l’hanno accompagnata, portando spesso al parlamento non certo il meglio dell’italianità nel mondo, come era invece lo scopo precipuo della legge”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Corado Moraldi 15 Giugno 2020

    il voto all’estero é nelle mani della sinistra in particolare del PD ….brogli e storture sono sempre esistiti grazie a questi ultimi e in certi casi con l’appoggio dei consoli….(.io sono residente in belgio)