Esilarante Crozza-Conte, il ritorno cinico e baro: invoca meteoriti, cavallette, sfighe pur di avere soldi Ue (video)

6 Giu 2020 15:10 - di Giulia Melodia
Crozza Conte frame da video Youtube

Il Paese? A detta di Crozza-Conte si può migliorare solo in un modo: con le sfighe… Esilarante anche stavolta, il comico genovese, che sbeffeggiando con sottile ironia e gusto per la satira dirompente, mette in mora il premier sui punti deboli del suo operato. E, soprattutto, sulle iperboli comico-drammatiche della sua comunicazione. E allora, dallo straripante ricorso alla task force di esperti di governo. Passando per la politica di aiuti economici richiesti alla Ue. Passando per le tragedia epocali che, a suon di disastri e vittime, hanno messo in ginocchio il Paese e slatentizzato la crisi endemica di infrastrutture e gestione governativa, Crozza-Conte allude a tutto. E infierisce, strappando sorrisi, sui limiti e le inadempienze di chi ci governa…

L’esilarante ritorno di Crozza-Conte sul Nove: premier massacrato, spettatore divertito

Dopo il lockdown, Maurizio Crozza torna con il suo Fratelli di Crozza sul Nove. Rompe il silenzio mediatico e torna in tv più graffiante ed esilarante che mai. E lo fa ripartendo proprio dal capo di governo. Con quel suo Crozza-Conte consapevolmente cinico e irresistibilmente farsesco. Quello riveduto e corretto dal comico ligure è un  presidente del Consiglio tagliente e sferzante che discetta sui piani di ripresa allo studio per il Paese, sfiorando con ironia gaglioffa l’emergenza Covid. Lo strapotere conferito agli esperti, consulenti dell’esecutivo in panne. Il dramma dello stallo in cui versano le infrastrutture del Belpaese. La tragicommedia di un paese, partner europeo, sostenuto dall’Unione solo in nome e in seguito alle sfighe. E allora: «Care Italiane, cari italiani… fatemi dire con forza che, grazie alla pandemia causata dal Coronavirus, l’Europa ci darà ben 170 miliardi», annuncia enfaticamente il Conte di Giuseppe Crozza. E se da un lato la coloritura comica fa riferimento ai fondi previsti dal Recovery Fund da 172 miliardi stanziati per aiutare il Paese nella ricostruzione economica dopo il devastante crollo registrato durante il lockdown. Dall’altro ironizza amaramente su modalità, tempistiche e corollario polemico legati ai tanto sospirati aiutini europei…

«Pensate la grana che potremmo avere se adesso, oltre al Covid, arrivassero altre due piccole sfighe»

Non solo. Visto e considerato come e quando il Belpaese viene ascoltato quando ormai è al limite del crollo, Crozza-Conte ironizza sulle sfighe italiche come molla per il riscatto. La ripresa. La solidarietà diplomatica ed economica dei nostri ami-nemici di Bruxelles. E allora, giù con gli irresistibili sfottò, Crozza sfodera un paradosso dopo l’altro. Una gag divertente dopo l’altra: «Pensate la grana che potremmo avere se adesso, oltre al Covid, arrivassero altre due piccole sfighe. Che so? Uno tsunami… Un’invasione di cavallette». E ancora, facendo leva sul richiamo all’orgoglio nazionale che anima platealmente i discorsi alla nazione del premier, il Crozza-Conte alza il tiro e aggiunge: «Io lo dico con forza: noi possiamo migliorare il Paese solo a colpi di piccole e grandi sfighe». E poi, per dare forza alle recriminazioni satiriche intestate a Conte, Crozza aggiunge anche: «Perché Genova ha un ponte nuovo bellissimo realizzato in tempo record? Perché è crollato malamente quello che c’era prima»… Come a dire insomma che, tutto quello che di tragico e di inaccettabile abbiamo vissuto fino a ieri, può servire ad «aprire un tavolo e fare arrivare nuove sfighe capaci di portare soldi dall’Europa». Anzi, di più: «Magari qualche anomalia gravitazionale all’interno del campo magnetico terrestre… Insomma, qualcosa che convinca Olanda e Danimarca a darci un’altra fracassata di soldi», chiosa Maurizio Crozza. Il premier è massacrato. Lo spettatore è appagato e divertito. Almeno per un po’…

 

 

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