Da domani scatta l’obbligo del Pos? “Ennesima fake news del governo”
La fabbrica delle fake news del governo Conte è sempre attiva. L’ultima riguarda la rivoluzione annunciata da domani sul fronte del Pos e dei pagamenti elettronici in Italia. Ancora una volta i cittadini vengono gabbati dalle decisioni di governo e Parlamento. È quanto denuncia il Codacons. «Come noto dall’1 luglio scattano le misure del decreto Fiscale che introducono novità sul fronte dei limiti al contante e uso del Pos -spiega il Codacons- una norma pensata per incentivare l’uso di strumenti di pagamento elettronici e contrastare l’evasione, che inizialmente prevedeva sanzioni nei confronti di esercenti e professionisti che rifiutavano i pagamenti con Pos.
Carlo Rienzi spiega come funziona la bufala del Pos
Tuttavia, in fase di conversione in legge, l’art. 23 del decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124 che prevedeva multe in caso di mancata accettazione di carte di credito e bancomat, è stato modificato. La conseguenza? Da domani dotarsi di Pos e accettare o meno pagamenti elettronici sarà ancora a discrezione dell’esercente, e nulla cambierà rispetto al passato, considerato che l’obbligo del Pos esiste in Italia già dal 2014», spiega l’associazione dei consumatori. «Ancora una volta governo e Parlamento cedono alla lobby dei commercianti, che ha fatto pressioni per eliminare le sanzioni a carico degli esercenti», afferma il presidente Carlo Rienzi. «Questo significa che da domani sul fronte Pos non cambierà nulla, i negozianti potranno continuare a rifiutarlo e i consumatori non potranno né protestare né denunciare, in quanto a fronte di un obbligo lo Stato ha pensato bene di non prevedere alcuna sanzione per i trasgressori», conclude Rienzi.
La Uil sforna uno slogan filogovernativo
Decisamente filogovernativa, invece la posizione della Uil. “Limitare l’uso dei contanti è una misura importante per contrastare l’evasione fiscale e altre attività illecite quali il riciclaggio. Imprenditori, professionisti e artigiani onesti non possono temere il tetto ai contanti”. Così Domenico Proietti, segretario confederale Uil in una nota.”Per la Uil è doveroso incentivare i pagamenti elettronici e ridurre l’uso dei contanti. Questo per proiettare finalmente il Paese verso regole e principi di correttezza ed equità”. Slogan vuoti, se non sostenuti da azioni concrete.
Ho appena letto “Gestire le carte di credito costa e questi costi, giustamente, non sono azzerabili. Ogni transazione con il Pos passa per una rete gestita da società, peraltro anche italiane, che tenderebbero a fallire con commissioni irrisorie.”. Credo che non vi sia più grande menzogna di questo. Sarei curioso di conoscere i costi della stampa, della distribuzione e della gestione del denaro contante, comprese le famose “scorte valori”. Io penso che mentono sapendo di mentire perchè “mungere” i Cittadini da parte di Banche e Stato è comodo e semplicissiomo. Tutto questo è vergognoso.