Coronavirus, code e assembramenti ovunque. Gli italiani hanno la memoria del pesce rosso

28 Giu 2020 10:28 - di Penelope Corrado
coronavirus

La spiaggia di Ostia affollata, gli imbarchi caotici al porto di Napoli per le isole, gli assembramenti nei musei di Firenze. Sono solo tre dei casi clamorosi segnalati oggi dal Corriere della Sera. Gli italiani sono tornati alla vita di prima, senza badare a troppe precauzioni. Il rischio? Il quotidiano di via Solferino lo scrive chiaramente. Il ritorno del coronavirus. Come e più di prima.

Coronavirus, la Spagnola tornò in autunno

Come ha dichiarato Ranieri Guerra dell’Oms, anche la Spagnola pareva esaurita all’inizio dell’estate. Ma fu proprio al suo ritorno, in autunno, con la seconda ondata, che ci fu il maggior numero di vittime. Il Corriere paventa il timore di molti virologi. Questi allentamenti possono provocare nuovi focolai. E le conseguenze potrebbero vedersi a settembre.

Di certo, gli assembramenti agli imbarchi per le isole del golfo di Napoli rendono plasticamente l’idea di una smemoratezza repentina degli italiani. L’incubo coronavirus pare già dimenticato. E guai a fare distinzioni geografiche o di latitutinde. Questa memoria fugace da pesce rosso è virale in tutta la penisola. Dalle città per Milano e la Lombardia ieri è stato un vero e proprio esodo. Treni affollati verso la Liguria e per il Garda. Traffico congestionato e code sulle arterie autostradali dirette ai laghi, in Liguria e in Piemonte.

Il cattivo esempio dei tifosi inglesi

All’estero non va tanto meglio. Fanno ancora discutere i festeggiamenti dei tifosi del Liverpool dopo la vittoria dello scudetto. Assiepati in piazza, senza controlli, senza mascherine.  In una nota congiunta, il club e la polizia locale hanno stigmatizzato l’accaduto. “Diverse migliaia di persone si sono presentate al Pier Head lo scorso 26 giugno e alcune hanno scelto di ignorare il distanziamento sociale mettendo a rischio la pubblica sicurezza. La nostra città è ancora in crisi e questo comportamento è del tutto inaccettabile. Il potenziale pericolo di una seconda ondata di Covid-19 esiste ancora e dobbiamo lavorare insieme per assicurarci di non vanificare tutto ciò che è stato fatto dalla regione durante il lockdown”. Un messaggio che può essere girato anche ai nostri connazionali.

Commenti

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  • Roberto Boni 28 Giugno 2020

    Avete rotto il cazzo con il vostro sensazionalismo.Media italiani ed informazione a 360° una mort ata fa’.
    Siete ridicoli ed “avvoltoi” della “notizia” a tutti i costi…..

  • Paolo Sardi 28 Giugno 2020

    Ma vi ci mettete anche voi a fare il tifo per il distanziamento sociale? Ogni giorno in Italia si ammalano circa 1000 persone di tumore e ne muoiono circa 500. Ieri i contagi di covid sono stati 175 e i morti 8. Vi sembra che ci sia ancora una pandemia e che ci sia la necessità di imporre mascherine e distanze sociali? Non lo capite che solo il ritorno alla normalità farà sì che ci sia anche la ripresa economica e che ogni articolo come questo è un calcio in faccia alla voglia di ripresa degli Italiani?

  • Paolo 28 Giugno 2020

    Finiamola una volta per tutte con il pericolo di una seconda ondata, la gente è stata sequestrata in casa per mesi e mesi e adesso vuole giustamente riprendersi la propria vita. Il corriere che ha interesse ha ad allentare allarmismi?

  • Paolo Sardi 28 Giugno 2020

    Noooo … Anche voi ci ‘sta storia del distanziamento. Ma l’avete capito o no che la pandemia non c’è più? 175 nuovi contagi ieri quando in media si ammalano di tumore 1000 persone al giorno. Ha più senso fare articoli contro il tumore che contro la pandemia.