Consegnate il lanciafiamme a Mattarella contro il ritorno al proporzionale

28 Giu 2020 6:00 - di Francesco Storace
Colle

Si vuole tornare all’antico sistema, mettendo in soffitta le alleanze presentate davanti al corpo elettorale e non escogitate nei Palazzi della politica successivamente alle urne. Vogliono cancellare ogni scelta concreta dell’elettore per il futuro dell’Italia. E tutto questo per garantire soprattutto i grillini ma anche la stessa maggioranza che vuole avvelenare i pozzi. Presidente Mattarella, questa volta il lanciafiamme ce lo ha in mano proprio lei e non può certo ignorare il pericolo.

Una legge elettorale priva di collegi uninominali, come propone questa vergognosa classe dirigente che pretende di comandare senza voti, toglie lo scettro al sovrano, che è il popolo. Né collegi né premio di maggioranza: lo schiaffo è anche al Capo dello Stato a cui si deve il nome di quel Mattarellum che garantì maggioranze determinate dagli elettori.

Ora, siccome i Cinquestelle rischiano di dover tornare a lavorare, si punta a consentire, tollerare, incoraggiare ribaltoni a profusione con una legge proporzionale indegna.

Escogitano trucchi come nella più vecchia delle repubbliche. Approfittano del referendum per la riduzione del numero dei parlamentari per modificare i connotati del sistema politico. Sennò ne perderebbero troppi di deputati e senatori, quelli che dovevano aprire i palazzi come scatolette di tonno.

I grillini implorano una legge su misura

Fa davvero pena chi, entrato trionfalmente in Parlamento con quello straordinario 33 per cento del 2018, ora è costretto ad elemosinare una legge elettorale su misura per poter raccattare una cinquantina di rappresentanti o poco più nella nuova legislatura.

Quando parliamo di Mattarella col lanciafiamme non è una semplice provocazione: ma la rabbia di chi si sente impotente di fronte all’improntitudine di una maggioranza che vuole impedire a chiunque di governare la Nazione.

Uno scandalo che il presidente della Repubblica non può far passare col solito alibi della democrazia parlamentare. Stanno portando al cimitero l’alternanza, frantumano le coalizioni che si fondano sui programmi, minano la governabilità prossima ventura.

Anche al Quirinale dovrebbero cogliere il momento per dire basta. Ora, prima che sia troppo tardi. Non è sufficiente ricordare “la limitatezza dei poteri” come ogni tanto fanno sapere dal Colle. Per invitarli a smetterla è sufficiente una parola, non servono poteri.

Commenti

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  • giovanni vuolo 28 Giugno 2020

    Ma i cinque stelle pensano di superare il 5% ?