Caso S. Raffaele, ora Roma ha paura. Sul focolaio si allarga l’indagine. Detective del virus in azione
Focolaio S. Raffaele, i dati salgono, l’inchiesta s’infiamma. E, soprattutto, ora il virus terrorizza Roma. Sale il numero dei contagiati, si arriva a contare i decessi. Il focolaio dell’Irccs San Raffaele Pisana «raggiunge così un totale di 99 casi positivi e 5 decessi correlati. Due i morti nelle ultime ore riferiti al cluster: si tratta di una donna di 89 anni, proveniente dal San Raffaele Pisana e deceduta al Policlinico Gemelli, e una donna di 82 anni anch’essa proveniente dalla struttura della Pisana e deceduta all’ospedale militare del Celio». Lo sottolinea l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in nota.
Focolaio S. Raffaele, Roma ha paura
Una nota arrivata al termine di una videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19. Un incontro per fare il punto sulla situazione, tenuto con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «Resta altissima l’attenzione» sul cluster del San Raffaele Pisana di Roma «e i pazienti positivi, tutti trasferiti allo Spallanzani. Il dato dei positivi del Lazio è caratterizzato da questo focolaio che ci sta fortemente impegnando».
Focolaio S. Raffaele, i dati salgono, l’inchiesta s’infiamma
Nas e detective del virus al lavoro
«Il dato dei casi del Lazio è caratterizzato da questo focolaio»
Nel frattempo, l’Adnkronos aggiornando i dati, e sulla base delle dichiarazioni dell’assessore D’Amato, ieri faceva sapere contestualmente che «il dato dei casi del Lazio è caratterizzato da questo focolaio che ci sta fortemente impegnando. Fin qui registriamo un dato di 27 casi positivi di cui 22 riferibili al focolaio del San Raffaele Pisana di Roma e di questi 16 derivano dai tamponi di controllo effettuati su pazienti e operatori risultati negativi ai primi tamponi. I pazienti sono da considerarsi un cluster di derivazione dei primi casi positivi della struttura».