Autonomia rafforzata, Zaia “provoca” la Meloni. La leader di FdI: «Incomprensibile»
Se voleva fare un dispetto a Salvini, Luca Zaia c’è riuscito benissimo. Solo così si spiega “politicamente” la sua intervista al Corriere della Sera in cui, tra i lusco e il brusco, ha intimato a Giorgia Meloni di sottoscrivere il patto sull’autonomia del Veneto, pena l’esclusione di Fdi dalla coalizione. La tempistica autorizza a coltivare più di un sospetto, dal momento che Zaia ha parlato proprio all’indomani del travagliato accordo del centrodestra sui candidati nelle regioni al voto. Lo ha rimarcato da Bari la stessa Meloni bollando come «incomprensibile» l’intervista del governatore.
Zaia: «Chi è contro non è in coalizione»
«Noi – ha ricordato a Zaia la leader di FdI – abbiamo già firmato nel 2018 un programma che prevedeva sostegno all’autonomia regionale. La nostra unica e permanente preoccupazione sul tema è che sia garantita l’unità nazionale. Per questo – ha aggiunto – abbiamo chiesto in cambio alla Lega di impegnarsi formalmente su un convinto sostegno al presidenzialismo». La Meloni non ha rinunciato ad una “stoccatina” finale riproponendo il «patto anti-inciucio», mai sottoscritto da Salvini. «Un impegno a non fare patti con partiti diversi da quelli con i quali ci si candida – ha puntualizzato – è una garanzia per tutti».
La leader della destra: «Patto già sottoscritto nel 2018»
«L’autonomia non ha bisogno di nessuno scambio», è replica di Zaia. «Dopo di che – ha aggiunto – è logico ogni forza politica: FI , FdI e Lega porti in dote i suoi progetti, se FdI porta il presidenzialismo bene, io non ho nulla contro il presidenzialismo. A me va bene tutto quello che viene dal popolo ma non faccio parte di questa trattativa. Toccherà a Salvini che è il segretario». A dar man forte al governatore è accorso anche il responsabile della Liga veneta Lorenzo Fontana: «Chi non è d’accordo sull’autonomia – ha avvertito – si autoesclude». A fianco della Meloni si schiera invece Elena Donazzan, assessore di Zaia all’Istruzione e al Lavoro. «Ha fatto bene – ha sottolineato – a ricordare a tutti come Fratelli d’Italia abbia già sottoscritto nel 2018, in tempi non sospetti, un programma di governo che prevedeva, nero su bianco, il sostegno all’autonomia delle Regioni». L’incidente è chiuso.