Poliziotto chiede i dispositivi anti-Covid, finisce “sotto inchiesta”. Il Coisp: “Vicenda assurda”

26 Giu 2020 12:53 - di Redazione
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Un poliziotto messo sotto procedimento disciplinare per aver segnalato al proprio reparto la mancanza di dispositivi anti-Covid durante il servizio. Succede a Reggio Calabria, secondo quanto denunciato dal Coisp, il sindacato di Polizia guidato da Domenico Pianese. “Nel XXII Reparto Mobile di Reggio Calabria- ha sottolineato Pianese –  continuano ad accadere cose anomale, soprattutto nei confronti dei nostri rappresentanti sindacali”.

I poliziotti nel Centro d’accoglienza senza Dpi

L’ultima, secondo il sindacato, riguarda un improbabile procedimento disciplinare aperto nei confronti di un iscritto all’organizzazione Coisp. L’agente sarebbe “colpevole” di aver denunciato la mancanza di dispositivi di protezione individuale per gli agenti di Polizia. Secondo la ricostruzione del sindacato, nel pieno dell’emergenza sanitaria, alcune squadre del Reparto di Reggio Calabria sono state inviate presso il Centro di Accoglienza per clandestini di Comiso, in provincia di Ragusa.

Il Coisp: “Vicenda assurda, si faccia chiarezza”

“Trovandoci in pieno lockdown – ha spiegato Pianese – il nostro rappresentante ha voluto tutelare una squadra di dieci agenti inviati presso il Centro di Accoglienza con dotazioni di protezione palesemente inadeguate (soltanto due) alle perquisizioni personali che dovevano essere effettuate”. Ma anziché rimediare a questa mancanza “il Dirigente – ha riferito ancora il sindacalista – ha ritenuto più opportuno censurare colui che l’ha denunciata. Accusandolo di non aver osservato le disposizioni di servizio”. Per Pianese, dunque, ora è indispensabile “informare immediatamente il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, affinché presti maggiore attenzione a ciò che si sta verificando in alcune province come, appunto, quella di Reggio Calabria”.

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