Il governo Conte mortifica le forze dell’ordine e fioccano le proteste dei sindacati non allineati
Il governo Conte non cambia mai. Sul versante della sicurezza si continua a mortificare le aspettative delle forze dell’ordine, senza venire incontro a diritti che dovrebbe essere dati per scontati. E monta la protesta delle organizzazioni sindacali. Almeno quelle non allineate ad un esecutivo che dimostra sempre più indifferenza rispetto a chi è chiamato a servire lo Stato e i cittadini.
Ogni giorno si leva una sorta di “grido di dolore”, ma nulla sembra smuovere governanti assolutamente insensibili. Eppure dovrebbero semplicemente ringraziare chi rischia quotidianamente la vita.
Fioccano le proteste contro il governo Conte
Per questo fioccano le proteste. “Lo schema di decreto contenente i ‘secondi correttivi’ al riordino delle carriere delle Forze di Polizia non ha risolto molti problemi che abbiamo rappresentato in questi mesi. È una sorta di occasione persa perché se il Governo non avesse utilizzato 60 milioni di euro per imporre senza alcuna contrattazione sebbene prevista per legge un misero aumento dell’assegno di funzione si sarebbero potuti intercettare maggiormente i bisogni delle donne e uomini della Polizia di Stato”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp, commenta il decreto che sarà domani in Consiglio dei Ministri.
Il Coisp denuncia le disparità di trattamento
“Senza entrare nelle tecnicalità – prosegue – questo provvedimento non è assolutamente in grado di garantire la parità di trattamento nella progressione in carriera tra tutto il personale del comparto sicurezza. Chiediamo perciò un’ulteriore delega e risorse adeguate che consentano di sviluppare in tempi brevi altri correttivi. Le legittime aspettative di tutte le donne e gli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la propria vita per garantire la sicurezza dei territori e l’incolumità dei cittadini non possono essere tradite ancora una volta. Ci auguriamo poi che qualcuno si ricordi di pagare il lavoro straordinario svolto dai poliziotti nel 2019. Gli stanziamenti per il rinnovo del contratto per il 2019-2021 vengano aumentati: i fondi oggi disponibili sono un’offesa”, conclude Pianese.