Trump rinvia il G7 a settembre. E vuole allargarlo a Russia, India e Corea del Sud

31 Mag 2020 10:53 - di Redazione
Trump

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump rinvia il G7, almeno fino a settembre. Ad annunciarlo è lo stesso Trump parlando con dei giornalisti. La cancelliera tedesca, Angela Merkel ieri aveva annunciato che non avrebbe partecipato al summit che doveva svolgersi a Washington a fine giugno a causa dell’emergenza coronavirus. Ha immediatamente detto di sì invece il premier britannico Johnson. Il presidente francese Macron e quello del Consiglio europeo, Michel, sarebbero andati se le condizioni sanitarie lo avessero permesso e se Angela Merkel avesse cambiato idea.  Il premier giapponese Shinzo Abe e il presidente del consiglio Giuseppe Conte, non si erano ancora espressi.

Trump e il G7

«Non penso che il G7 rappresenti cosa sta succedendo nel mondo. E’ un gruppo molto obsoleto di paesi», ha sottolineato Trump secondo quanto riferisce Cbs. Il presidente degli Stati Uniti avrebbe poi suggerito l’ipotesi di invitare altri quattro paesi: Russia, India, Australia e Corea del SudUn suo consigliere, scrive il New York Times, ha spiegato che l’idea è quella di unire i tradizionali alleati per discutere della Cina, diventata un paese rivale strategico degli Usa. Descrivendo l’evento come un “G-10 o G-11”, Trump ha dichiarato di aver “approssimativamente” affrontato l’argomento con i leader degli altri quattro Paesi.

I rinvii a causa del Covid

A marzo la Casa Bianca aveva annunciato che il vertice, originariamente previsto a Camp David a giugno, era stato annullato. A causa della pandemia Covid-19.  E che i leader si sarebbero riuniti in videoconferenza. All’inizio di questa settimana la Casa Bianca aveva annunciato che il summit si sarebbe svolto a Washington verso la fine di giugno.

 

 

 

Commenti

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  • Nicolo' 31 Maggio 2020

    Bravo Trump.
    E cerchiamo di NON ISOLARE LA RUSSIA d’ora in poi. La Russia di Putin e’ un pezzo d’Occidente , per valori, religione, per visione e per vicinanza culturale.
    Putin va tenuto vicino a NOI occidentali, perche’ e’ intelligente e possiede delle visioni complementari a quelle USA, ricordando che quelle russe sono spesso strategicamente piu’ profonde e performanti.