Si allargano le proteste per l’uccisione di un nero da parte della polizia di Minneapolis (video)

28 Mag 2020 18:30 - di Domenico Bruni
minneapolis

Violenza e distruzione a Minneapolis, in Minnesota. Non si placano le proteste a Minneapolis, dove per la seconda serata consecutiva molte persone sono scese in piazza per manifestare contro la morte di George Floyd, l’afroamericano soffocato da un agente. Il quale, durante l’arresto, gli aveva messo un ginocchio sul collo, come mostra un video diventato virale. I media americani parlano di saccheggi e scontri tra gruppi di dimostranti e le forze di sicurezza.

Minneapolis, saccheggi e devastazioni

I manifestanti hanno dato fuoco a un autoricambi e saccheggiato un altro negozio. Entrambi i locali si trovano vicino alla stazione di polizia dove erano in servizio gli agenti accusati dell’omicidio di Floyd. La polizia, riferiscono i media locali, ha sparato gas lacrimogeni e ha formato una barriera per impedire ai manifestanti di superare la recinzione che circonda la stazione di polizia.

Per l’uccisione del nero interviene l’Fbi

L’inchiesta sulla morte di George Floyd è “una massima priorità”. E’ quanto ha dichiarato il procuratore federale del Minnesota, Erica MacDonald, in una dichiarazione congiunta con il capo dell’ufficio locale dell’Fbi, Rainer Drolshagen. “L’inchiesta federale determinerà se le azioni degli ex agenti del dipartimento di polizia di Minneapolis coinvolti abbiano violato le leggi federali”. Oltre all’agente bianco che ha tenuto ginocchio sul collo dell’uomo, soffocandolo, sono stati licenziati anche gli altri tre agenti che hanno partecipato all’arresto. Ma ancora non nei loro confronti non sono state avviate procedure penali. Lo stesso presidente Donald Trump ha sostenuto l’avvio di un’indagine federale sull’uccisione di Floyd che era stato fermato per un presunto assegno falso.

Violenze anche a Los Angeles e Memphis

Si allargano intanto in tutti gli Stati Uniti le proteste per l’uccisione di George Floyd. A Los Angeles centinaia di persone hanno partecipato ad una marcia contro la violenza della polizia. Durante la manifestazione, i manistanti hanno attaccato l’auto di una pattuglia della California Highway Patrol. “Le manifestazioni pacifiche sono il simbolo del nostro Paese, la violenza non è necessaria e danneggia il messaggio, esorto tutti voi a protestare pacificamente per il bene e la sicurezza di tutti”, è l’invito rivolto ai manifestanti dallo sceriffo della contea di Los Angeles, Alex Villanueva.

A Minneapolis un morto negli scontri

Da parte sua la polizia di Memphis, in Tennessee, ha risposto alle proteste con gli agenti anti sommossa ed almeno due persone sono state arrestate. Dopo che nella seconda notte di proteste a Minneapolis si sono registrate violenze, incendi e saccheggi, la famiglia di Floyd ha esortato i manifestanti a rimanere pacifici. Lo stesso ha fatto il governatore del Minnesota, Tim Walz, parlando di una “situazione estremamente pericolosa”. Oggi all’alba la polizia ha reso noto che un uomo è rimasto ucciso nei pressi della zona che è stato teatro delle proteste.

“Incriminare gli agenti per omicidio”

I dimostranti chiedono che di incriminare per omicidio i quattro agenti presenti all’uccisione di Flyod. Anche Jacob Frey, il sindaco democratico di Minneapolis, ha chiesto ieri che venga incriminato ed arrestato l’agente bianco che “per cinque minuti interi ha tenuto premuto il ginocchio su un uomo nero che era ammanettato, non costituiva una minaccia e stava esprimendo i modo molto chiaro che aveva problemi fisici e non riusciva a respirare”. “Continuo a chiedermi perché l’agente che ha ucciso George Floyd non è ora in prigione”. L’ex agente si chiama Derek Chauvin. La polizia ha fornito l’identità degli altri tre ex agenti, Thomas Lane, Tou Thao e J Alexander Kueng.

 

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