Rampelli, l’appello dell’intergruppo parlamentare rilancia sulla libertà di educazione: il governo ci ascolti

22 Mag 2020 18:34 - di Redazione
scuole paritarie foto Ansa

La sussidiarietà a sostegno della libertà di educazione: una battaglia importante, che rilancia e su cui fa il punto in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputati di Fdi.«L’appello trasversale che abbiamo lanciato dall’intergruppo parlamentare sulla Sussidiarietà a sostegno della libertà di educazione, firmato da quasi tutti i gruppi – dichiara Rampelli -, è uno strumento prezioso per sostenere le scuole paritarie. Le private e gli asili nido da 0 a 6 anni. Si tratta di servizi indispensabili per le famiglie che finalmente vedono un primo timido riconoscimento da parte del Governo. Che noi intendiamo sviluppare e migliorare con l’attività in Commissione e in Parlamento. Occorrerà includere ancora nei benefici e nelle agevolazioni gli asili nido privati che oggi rischiano di non riaprire».

Rampelli, appello dell’intergruppo parlamentare per la libertà di educazione

Poi, proseguendo il discorso politico sul tema, e sulle prospettive all’orizzonte, Rampelli aggiunge: «Ma occorre contestualmente ampliare il fondo per le scuole paritarie. Estendere la copertura a tutto il corso di studi della scuola superiore, senza fermarsi ai 16 anni. Affrontare il tema enorme degli insegnanti di sostegno per i 15.000 studenti disabili della paritaria. Creare velocemente i protocolli per riaprire gli asili nido, rendendo sostenibili i rapporti tra bambini e operatori e consentendo il contatto fisico, impossibile da vietare per creature da 0 a 3 anni».

Un appello unitario che ha un grande valore politico

E infine: «Questo appello unitario ha un importante valore politico. Mi auguro possa precedere un’azione unitaria nell’attività correttiva del Decreto Rilancio. Anche la proposta di relazionare il Parlamento prima della pausa estiva, come Intergruppo, sullo stato della sussidiarietà in Italia – conclude Rampelli – mi pare un’ottima occasione per coinvolgere tutti i colleghi su dati e specificità che hanno subito importanti modifiche negli ultimi anni».

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