Orrore integralista in quarantena, lei viola i divieti e disobbedisce al marito. Lui le mozza il naso di netto
Orrore integralista in quarantena. Aumentati i casi di violenza domestica sulle donne in casa nostra. Figuriamoci in una quella nutrita fetta di mondo in cui la dona è trattata in modo infimo. Ed efferato. E così, tutto il mondo è paese: e dall’Afghanistan, rilanciato dal sito de Il Giornale, arriva l’ennesimo caso di brutalità su una moglie. Di appena 24 anni, e che voleva solo uscire di casa. darsi una tregua dall’orco. Ma il suo bisogno di pochi minuti di libertà non è andato giù al marito, consapevole che la donna voleva anche divorziare da lui. E coltello alla mano, le ha tagliato di netto il naso. E le infligge la sanguinosa punizione…
La moglie viola i divieti e disobbedisce al marito: lui le tronca il naso con un coltello affilato
Il sito del quotidiano milanese diretto da Sallusti, nell’incipit del suo servizio avverte: «Secondo alcune ong umanitarie, più della metà delle donne dell’Afghanistan è costretta a subire abusi a un certo punto della rispettiva vita. In Afghanistan, dove è in vigore la serrata generale anti-contagio e la gente è obbligata a rimanere in casa, è andato in scena ultimamente un episodio di violenza di genere, ai danni di una ventiquattrenne». La giovane, appena 24enne come anticipato, è madre di un bambino di 7 anni. E come moltissime altre donne, non solo in Afghanistan, ha finito per scontare la quarantena due volte. Doppiamente vittima di reclusione e violenza nella provincia di Paktika, nel sudest dell’Afghanistan. Di una cultura dai richiami ancestrali e di una violenza capace di una brutalità inaudita che, finora, in quel Paese fortemente influenzato dai talebani, colpito dal coronavirus. E dai suoi effetti collaterali.
Orrore integralista in quarantena. E non solo: più della metà delle donne in Afghanistan subisce abusi
La notizia, diffusa dal Daily Mail grazie alle ricostruzioni fornite da Khoshboo Maidanwal, responsabile del dipartimento della provincia di Paktika preposto alle questioni che riguardano le donne, è infatti corredata dall’informazione secondo cui: «Il lockdown dovuto al coronavirus ha peggiorato al massimo la situazione familiare delle donne». Come quella della povera protagonista e vittima della vicenda, il cui dolore e terrore possiamo solo immaginare. Il solo evocare alla mente le immagini del marito che impugna un coltello affilato, mirando al volto della compagna per strapparle di netto il naso con la lama, fa rabbrividire. Così come soffermarsi anche un solo istante sul dato secondo cui, in base a quanto riferito da alcune organizzazioni per i diritti umani citate dalla testata britannica, più della metà delle donne dell’Afghanistan è costretta a subire abusi a un certo punto della rispettiva vita. Covid o non Covid…
Una delle tante “risorse”.