Myrta Merlino: «Basta balle, il governo ha fin troppe responsabilità»

21 Mag 2020 15:59 - di Renato Fratello
Myrta Merlino

«Se il Covid-19 tornerà a farci male sarà colpa soprattutto della mancanza di test, tamponi e tracciamento. La responsabilità deve essere di tutti ma del governo molto di più». Myrta Merlino, conduttrice di L’aria che tira (GUARDA il video)non ha dubbi su chi puntare il dito se dovesse verificarsi una nuova ondata di virus. Lo ha spiegato bene all’inizio della sua puntata del talk show che va in onda su La7.

Myrta Merlino: «I morti sono figli della nostra incapacità»

Merlino indica bene di chi sono le responsabilità: «Non raccontiamoci balle, è chiaro che le scene della movida non vanno bene, l’aperitivo tutti ammassati per strada è un problema, è chiaro che se vogliamo un po’ più di libertà dobbiamo meritarcela ed essere responsabili. Ma se abbiamo avuto 30mila morti a causa Covid non è stato per colpa dei runner o dei ragazzi di Napoli,  che riempivano bar e ristoranti ignorando i moniti di Vincenzo De Luca». Per Myrta Merlino «i morti e tutto il disastro intorno sono figli della nostra incapacità di proteggere luoghi e soggetti a rischio. Gli anziani su tutti. Anche perché siamo stati sorpresi da un virus che conoscevamo poco. Anzi non lo conoscevamo per niente. Ora ne sappiamo un pochino di più e sappiamo che se il Covid che non è ancora andato via tornerà a farci male sarà un po’ la colpa della movida e degli assembramenti. Ma molto di sarà colpa  della mancanza di test tamponi e tracciamento».

«Basta correre rischi in ospedale»

È duro l’affondo della conduttrice de L’aria che tira. «Voglio sperare  – continua – che tre mesi dopo il paziente uno di Codogno non correremo rischi nei nostri ospedali. Se ai ragazzi dico non è ancora finita, al governo dico state attenti non è ancora finita. La responsabilità deve essere di tutti. Ma del governo molto molto di più».

Commenti

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  • rino 22 Maggio 2020

    Un governo di incompetenti e nullafacenti, si sapeva da dicembre che doveva arrivare l’epidemia e non si sono allertati gli ospedali per polmoniti sospette. Il decreto con i blocchi si doveva fare per gli ospedali, non per i cittadini. Serviva un decreto urgente a dicembre, per superare l’inefficienza delle regioni, con obbligo di isolamento di casi di polmonite. Serviva il blocco dei passeggeri controllando il paese di partenza sui passaporti, non l’ultimo biglietto aereo.
    Si è fatto terrorismo perché con la paura i cittadini scusassero il governo pensando che il covid sia una cosa soprannaturale. Si vedono ancora scene ridicole di persone che girano in strada o in bicicletta, con mascherina, guanti e addirittura visiera di plastica. Nel Lazio per trovare un virus bisogna andarselo a cercare, praticamente non circola.