La Russia trema per Putin: numero 2 del Cremlino positivo al Covid. Il Paese secondo al mondo per contagi
Dopo mesi di silenzio. Con l’allerta scattata, almeno ufficialmente, solo nelle ultime settimane. Tra prevenzione e dilagare dell’infezione, la Russia conquista drammaticamente il secondo gradino del podio per numero di contagi nel mondo. Non solo: il portavoce del Cremlino, numero due di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, è risultato positivo al test del coronavirus. e dal suo letto d’ospedale, conferma rumors e voci di corridoio in circolazione già da diverse ore: «Sì, sto male. Mi stanno curando», ha detto lo stesso Peskov. Rivelando apertamente di aver contratto il coronavirus.
Russia, il numero 2 di Putin Dmitry Peskov, positivo al Covid
La notizia, rilanciata dall’agenzia stampa Ria Novosti, tiene tutta la Russia col fiato sospeso. Soprattutto perché, a questo punto, la paura che anche “lo zar Putin”, numero uno del Cremlino, possa aver contratto il Covid, è un timore più che concreto. Specie in un momento come questo, in cui la Russia è diventata il secondo Paese al mondo per numero di contagi da Covid-19, dopo gli Stati Uniti. Stando alle rilevazioni delle ultime ore, infatti, con 10.899 nuovi contagi da ieri, è il decimo giorno consecutivo in cui vengono registrati più di diecimila casi al giorno. Complessivamente, dall’inizio dell’epidemia, sono risultate positive 232.243 persone. Più delle oltre 224.000 della Gran Bretagna. E delle 227.436 della Spagna. più addentro nei riscontri, stando ai dati che arrivano da Mosca, fin qui sono morte in totale 2.116 persone. Un numero di decessi relativamente sotto controllo trattandosi di pandemia. E se sono 107 le vittime accertate nelle ultime 24 ore, in totale fino ad oggi la Russia ha dichiarato guariti 43.512 di persone.
È il secondo Paese al mondo per contagi dopo gli Usa
Eppure, fino a poco fa, la Russia guidata da Putin ha messo in campo una serie di strategie tempestive ed efficaci, in aiuto di medici e sanitari e a sostegno dei cittadini. Attuando tutta una serie di provvedimenti via via più stringenti, ma risolutivi nell’immediato e a lungo termine. Da subito, per esempio, a partire dal 31 gennaio, mosca ha temporaneamente sospeso i viaggi d’affari delle compagnie russe in Cina. Mentre parallelamente le autorità provvedevano a diffondere i primi avvertimenti rivolti a cambiare le abitudini dei cittadini: tipo quella di abbracciarsi e baciarsi». tutte form,ule idonee: nonostante tutto, però, non sufficienti a evitare che il virus dilagasse ed esplodesse anche lì…