La Germania non può decidere per l’Europa: i suoi diktat sulla Bce sarebbero un suicidio
Ma è l’Europa o la Germania che deve decidere sulle richieste di aiuto e quindi del futuro degli Stati dell’Unione? La sentenza dell’Alta Corte tedesca sull’attività della Bce ha aperto una serie di interrogativi. In ogni caso le eventuali scelte riguarderanno la Germania, ma non potranno essere estese all’Europa.
L’importanza della Bce
La politica della Bce di acquistare titoli pubblici dei vari Paesi è stata fondamentale in questa fase di grave crisi economica dovuta alla pandemia – quindi non a una cattiva gestione della politica economica dei singoli Stati – e l’Italia ne ha potuto fruire come hanno fatto anche altri. L’importanza della Bce, d’altra parte, è nota e l’Italia l’ha sempre avuta ben chiara. Fummo noi, e in particolare il governo Berlusconi, ad aver portato un italiano, Mario Draghi, alla guida di questa importante istituzione inaugurando un’azione che si è rivelata produttiva. La Germania è libera di rivedere il suo orientamento e di avere un’opinione difforme sul ruolo della Bce. Ma non può pensare di imporli all’Europa intera.
Berlino non può imporre diktat a Ue e Bce
Se pensasse di insistere su un’ipotesi di questo tipo, romperebbe in maniera seria l’equilibrio europeo e l’Ue davvero rischierebbe di non avere più un futuro. La decisione assunta in Germania è certamente rilevante, ma non può essere considerata una scelta definitiva e irreversibile. Sia perché dovrà discuterne la politica tedesca, sia perché comunque la Bce e l’Europa non sono costrette a seguire i diktat e le regole della Germania.
Il rischio suicidio
Che il Paese della Merkel abbia un peso maggiore degli altri ce lo dice la storia e non solo quella contemporanea. Ma un’egemonia che faccia saltare gli equilibri sarebbe comunque un suicidio. Oggi il problema è la Cina, la sua concorrenza sleale, la sua volontà di dominare il pianeta. Un’Europa unita può essere una fortezza che si difende, un’Europa spappolata verrebbe ghermita ancora prima. L’egoismo della Germania sarebbe soltanto una scorciatoia verso il suicidio e anche i tedeschi, che si credono molto forti, prima o poi ne dovrebbero pagare il prezzo.