La Azzolina corre ai ripari: «Nessun 6 politico, le insufficienze ci saranno. Poi i docenti…»

13 Mag 2020 15:56 - di Redazione

Sommersa da una pioggia di critiche la ministra Lucia Azzolina torna a parlare. Davanti alla commissione Cultura della Camera illustra i criteri di valutazione dell’anno scolastico. E si sofferma sulla maturità che avrà inizio il prossimo 17 giugno.

Azzolina: non ci sarà il 6 politico

“La valutazione degli studenti in questo anno scolastico avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto. Gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà 6 politico“.

Una sottolineatura necessaria dopo le prime notizie di fine marzo del tipo “tutti promossi” causa coronavirus. “Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E – ha spiegato la ministra – per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale”. Possibile, anche se remota, la bocciatura che lo studente ha un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. “L’attività didattica del prossimo anno scolastico – ha detto la ministra dell’istruzione – sarà ri-progettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno”.Poi la retorica del gioco di squadra. “Nessuno sarà lasciato solo, lavoreremo tutti insieme seguendo anche le indicazioni degli esperti del Comitato che supporta con attenzione il governo”.

Maturità al via il 17 giugno

“Gli esami di Stato per il secondo ciclo avranno inizio il 17 giugno, con lo svolgimento di un colloquio, della durata massima di circa un’ora. In presenza, senza che comunque sia messa a repentaglio la sicurezza per tutte le persone coinvolte”. Il Comitato tecnico scientifico ha autorizzato lo svolgimento della prova, ritenendo che possa svolgersi, appunto, nelle scuole, garantendo le condizioni di distanziamento. “Come già anticipato – spiega la Azzolina – la prova si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno. Nella predisposizione dei materiali e nella preliminare assegnazione ai candidati, si terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto”.  Poi entra nel dettato dell’esame. Sono previsti: la discussione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo. La discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno. L’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione.

“I candidati – prosegue la ministra –  esporranno le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Saranno accertate le conoscenze relative a ‘Cittadinanza e Costituzione’. La prova potrà valere fino a 40 punti, mentre il peso dei crediti complessivi sarà ricalibrato fino ad un massimo di 60 punti. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio minimo di 60/100 per conseguire il diploma”.

Solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche lo richiedano,  i lavori delle commissioni e le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona.

Commenti

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  • Franco Cordiale 14 Maggio 2020

    41 ANNI DI INSEGNAMENTO, GRAZIE A IDDIO PRIMA DEL VIRUS CINESE E DELLA “DIDATTICA A DISTANZA”, MI HANNO INSEGNATO CHE GIA’ CON LA DIDATTICA NORMALE, IN PRESENZA, E’ ALQUANTO IMPROBABILE CHE UNA GROSSA FETTA DI STUDENTI RIESCA DAVVERO AD IMPARARE QUALCOSA (PERFINO AL LICEO, UN TEMPO SCUOLA QUALIFICATA, QUANDO LE MATERIE CURRICOLARI ERANO UNA COSA SERIA)… PERTANTO NON OSO NEMMENO IMMAGINARE LO SFASCIUME AVVENUTO IN QUEST’ANNO SCIAGURATO, UTILE SOLO AD ARRICCHIRE I TECNOCRATI DELLE APP INFORMATICHE. A RIGOR DI LOGICA, QUEST’ANNO DOVREBBE VENIRE INVALIDATO, MA LA MINESTRA CINQUE STALLE AZZOLINA NON LO FARA’ MAI, MINACCIANDO, SI FA PER DIRE, IL SUO “RIGORISMO” DA BARZELLETTA. COME QUANDO DICHIARA: NO AL 6 POLITICO !