In spiaggia con mascherine e bambini isolati: dall’Inail linee guida (quasi) impossibili

12 Mag 2020 15:00 - di Gigliola Bardi
spiaggia
Cinque metri di distanza tra una fila di ombrelloni e l’altra; 4,5 metri tra gli ombrelloni della stessa fila; piscine chiuse; niente giochi o feste; cabine accessibili solo ai conviventi. E ancora obbligo di mascherina fin sotto l’ombrellone e bambini sorvegliati speciali, perché anche in spiaggia non violino le norme di distanziamento sociale. Sono alcune delle prescrizioni previste dalle linee guida emanate oggi dall’Inail, in collaborazione con l’Istituto superiore della sanità, per andare al mare.

Il distanziamento sociale in spiaggia

Fare il bagno a mare è lecito, ma il distanziamento sociale va mantenuto anche in acqua. Per accedere alla spiaggia, poi, l’Inail caldeggia la prenotazione, “anche per fasce orarie” e “preferibilmente obbligatoria”. Entrate e uscite dallo stabilimento differenziate, “ove possibile”, e clienti pressoché schedati “prevedendo la numerazione delle postazioni/ombrelloni e la registrazione per ogni postazione degli utenti ivi allocati, stagionali e giornalieri, per quantificare la capacità dei servizi erogabili”. Le linee guida pubblicate sul sito dell’Istituto specificano, poi, che “deve essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze”.

Per il salvamento in mare consultare le norme

Anche per le pratiche di “salvamento in mare svolta dal bagnino o comunque di primo soccorso nei confronti dell’utenza”. L’Inail invita ad “attenersi alle raccomandazioni impartite dall’Italian resuscitation Council (Irc) nonché dall’European resuscitation council (Erc) nell’esecuzione della rianimazione cardiopolmonare, riducendo i rischi per il soccorritore (nella valutazione del respiro e nell’esecuzione delle ventilazioni di soccorso), senza venire meno della necessità di continuare a soccorrere prontamente e adeguatamente le vittime di arresto cardiaco”. “Pertanto – viene precisato – ogni volta che viene eseguita la rianimazione cardiopolmonare su un adulto è necessario diffondere le indicazioni fornite da Erc e Irc”.

I lettini contingentati

Le attrezzature in spiaggia saranno igienizzate ogni giorno e/o prima di essere riassegnate ad altri clienti e comunque saranno fornite “in quantità limitata al fine di garantire un distanziamento rispetto alle attrezzature dell’ombrellone contiguo di almeno 2 metri”. Contatti possibili solo tra membri dello stesso nucleo familiari, anche nell’utilizzo delle cabine che non potrà essere “promiscuo”. Messi al bando “la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo (aree giochi, feste/eventi)” e le piscine il cui uso sarà “inibito”. Due metri di distanza, poi, per bagni e docce, “a meno che – spiega l’Inail – non siano previste barriere separatorie fra le postazioni”. Le docce, comunque, devono essere previste all’aperto.

La prenotazione per la spiaggia libera

Ma l’Inail ha previsto prescrizioni anche per le spiagge libere, per le quali sono previsti turni, spazi contingentati e prenotazione, anche attraverso l’utilizzo di app e piattaforme on line. “Va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), ad esempio con posizionamento di nastri (evitando comunque occasione di pericolo), per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l’aggregazione”, scrive l’Inail, spiegando che “è opportuno, ove possibile, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento interpersonale in tutte le attività sull’arenile ed in acqua”. Insomma, di libero resterà davvero poco.

Commenti

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  • avv.alessandro ballicu 12 Maggio 2020

    neanche in corea del nord ormai la dittatura galoppa . opposizione inerte, vergogna