Fratelli d’Italia sotto la sede della Regione Lazio. “Cerchiamo Zingaretti. Dov’è? Ci siamo rotti i cabasisi” (video)

4 Mag 2020 17:01 - di Redazione

Ore 14, davanti alla sede della Regione Lazio a via Cristoforo Colombo. Una delegazione di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Camera Fabio Rampelli in testa, ha manifestato per avvisare di sfratto il governatore Nicola Zingaretti. Per  la pessima gestione dell’emergenza Covid. A cominciare dallo scandalo delle mascherine ordinate dalla Regione all’azienda Ecotech e mai consegnate. E per la scandalosa sospensione della democrazia, visto che da due mesi l’assemblea regionale non si riunisce. E’ l’unica assemblea legislativa d’Italia che non si è ancora riunita.

Flash mob di Fratelli d’Italia contro Zingaretti

Un flash mob rumoroso.  Per chiedere la convocazione dell’Aula dopo 60 giorni di inattività. Malgrado le forti proteste e richieste dell’opposizione. Dopo il pressing l’assemblea regionale è stata convocata per giovedì prossimo ma, pensate un po’,  all’ordine del giorno c’è la modifica regolamento d’aula. Non una parola sullo scandalo delle mascherine. Né sulle misure economiche per sostenere i cittadini laziali di fronte al collasso per l’emergenza Covid.

Colosimo: siamo venuti a cercare il governatore

“Siamo venuti a cercare Nicola Zingaretti, ovviamente non c’era”. Così Chiara Colosimo che insieme al capogruppo Fabrizio Ghera e a Giancarlo Righini, ha animato la protesta. Alla quale hanno partecipato decine di parlamentari di FdI, con il capogruppo Francesco Lollobrigida. ” Avevamo delle domande da fare”, dice la Colosimo che ha scoperchiato lo scandalo Ecotech. “La prima, quella più importante. Sono tornati i 14 milioni di euro di anticipo dati alla famosa società di mascherine? Che in realtà vende lampadine. La risposta è purtroppo no”. E allora la domanda successiva è: “Avete chiesto di escutere la polizza? Una polizza su cui ci sono molti dubbi. E su cui addensano nomi anche preoccupanti. Noi tutto questo lo vorremo sapere. Come lo vorrebbero sapere tanti cittadini del Lazio”.  “Ci sono delle cose su cui Zingaretti deve rispondere a livello politico. Vogliamo sapere – continua Colosimo – che fine hanno fatto i nostri soldi. Chi ha scelto quella società. Perché è stato deciso di rinnovare il contratto.E perché non è stata verificata la polizza. Soprattutto vogliamo sapere perché continuate ad accusarci di bufale. E non ci avete ancora chiesto scusa. Dovreste ringraziarci per aver salvato la Regione Lazio da una truffa“.

“Siamo qui alla ricerca del fratello del commissario Montalbano”, ha detto Rampelli avvicinandosi all’ingresso della sede della Regione. “Visto che sono 60 giorni che non si riuniscono. Volevamo comunicare che si siamo rotti anche un po’ i cabasisi”.

 

Commenti

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  • Antonio Mauri 4 Maggio 2020

    I Cabasisi della Meloni, quella che complotta contro Papa Francesco? Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. et portae inferi non praevalebunt adversum ea. in Matteo, 16, 17-19.