Fase 2, da domani tornano al lavoro in 4,4 milioni. Ma le assurdità del governo restano

3 Mag 2020 13:32 - di Corrado Vitale

Fase 2, da domani tornano al lavoro 4,4 milioni di persone. Ma le assurdità restano a partire dalle formule astruse sulla possibilità di far visita  far visita alle persone care. Tra cui  coniugi, conviventi, partner delle unioni civili, parenti fino al sesto grado, affini fino al quarto grado come i cugini del coniuge. E a persone “legate da uno stabile legame affettivo”, come i fidanzati. Ma perché mai non gli amici? È mistero sui criteri del governo

Via libera anche all’attività motoria non solo nei pressi della propria abitazione e nei parchi. Ma  resta chiaro che non si può uscire dalla propria regione, se non – una volta sola – per tornare nella propria residenza o domicilio, se per il lockdown si era rimasti bloccati altrove. Resta anche il divieto anche per le seconde case: “Non è tra gli spostamenti per necessità”, spiegano fonti di governo. E già, ma che dice il governo sulla necessità di recarsi nelle seconde case per motivi di urgente manutenzione? A che qui il governo tace.

È uno “stress test” per la fase 2, quello che inizia il 4 maggio. Dai dati sul contagio che si raccoglieranno a partire dalla prossima settimana si capirà se dal 18 maggio si potrà riaprire di più in alcune Regioni e se al contrario in singole aree del Paese dovrà tornare il lockdown. Il premier Giuseppe Conte, rispondendo via Facebook alle lettere di un’estestista, un barbiere e una ristoratrice, si dice “sicuro” che nelle zone a basso contagio le riaperture arriveranno “prima del previsto”. Non tutti si possono fidare, visti i precedenti. La Fase 2 assomiglia alla Fase 1. Anche e soprattutto per la mancanza di chiarezza.

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