Donne musulmane rinchiuse nel recinto, Rampelli a Lamorgese: “Ora ci spieghi quella vergogna”
“Chiedo che il ministro dell’Interno venga in aula a riferire cosa sia successo ieri nella Capitale in piazza Re di Roma. Ci dica se la Costituzione italiana è stata cambiata a nostra insaputa”. È la richiesta che il vice presidente della Camera e deputato FdI Fabio Rampelli, ha rivolto in aula a Montecitorio al ministro Luciana Lamorgese, dopo aver denunciato il grave episodio di discriminazione ai danni di alcune donne musulmane del quale era stato personalmente testimone.
Nel cuore di Roma donne “rinchiuse come bestie”
“Ieri mattina – ha ricordato Rampelli – all’interno dei giardini di Piazza Re di Roma, alla fine della fase di digiuno e di preghiera disposti dal Ramadan, ho visto una specie di recinzione e, incuriosito, mi sono avvicinato. Si trattava proprio di una recinzione che oscurava la visione, ritengo eretta dagli stessi musulmani che avevano organizzato questa funzione pubblica”. All’interno della recinzione, “come bestie, si trovavano rinchiuse le donne che, evidentemente, non possono partecipare alla preghiera, né farsi vedere dagli altri fedeli”.
Rampelli a Lamorgese: “Chi ha autorizzato quella vergogna?”
“Ho ho pieno rispetto per le differenze culturali e religiose. Ma – ha avvertito Rampelli – che in Italia, sul suolo pubblico del nostro Paese, si esibisca un comportamento razzista e discriminatorio nei confronti delle donne, in spregio agli articoli 3, 37 e 51 della Costituzione, è inammissibile. Per cui – ha concluso Rampelli – chiedo che il ministro Lamorgese ci spieghi chi ha avuto la sfrontatezza di autorizzare una manifestazione così degradante”.