Covid, impazza il “virologo in tv”. Da Burioni a Galli saltano da un canale all’altro. Non se ne può più
Impazza il virologo. Uno con la mascherina, uno senza. Uno che inneggia all’uso del plasma delle persone che hanno contratto il cina-virus come antidoto alla malattia, un altro che ne depreca l’utilizzo. Chi annuncia il vaccino, chi si dispera perché il vaccino non ci sarà mai. Chi lancia allarmi anche adesso che l’epidemia si sta attenuando, ma si dimentica di aver detto a febbraio che era una semplice influenza da non enfatizzare.
Virologo contro virologo, è lo sport nazionale
Insomma, tutto e il suo contrario. Il toto-virologo è diventato il nuovo sport nazionale in mancanza degli altri e non se ne può più. Di Galli abbiamo visto innumerevoli video in cui negava i problemi che adesso, invece, sembra combattere solo lui. Di Burioni altrettanto, compresa la sua presenza fissa nel programma di Fazio.
Saltano da un canale all’altro
Potremmo portare tantissimi altri esempi di virologi, scienziati, medici e quant’altro che stanno dando prova di sé alimentando spesso confusione su confusione. Ma quello che ci chiediamo è quanto tempo dedichino effettivamente all’attività sanitaria posto che da diverse settimane saltano da un canale all’altro peggio di noi politici.
Quale scienza? Chi ha ragione?
La scienza serve, guai a farne a meno, e la politica la deve ascoltare. Ma il quesito è proprio questo: quale scienza? Chi ha ragione? In questo ginepraio di voci e di opinioni, la scienza sembra essere la vera assente. Poi ci sono quelli come il consigliere di Speranza, Ricciardi, che sono stati al centro di polemiche che ne avrebbero consigliato l’allontanamento dall’incarico immeritatamente ricoperto.
Dal virologo a Speranza, gli italiani sono stanchi
E poi c’è lo stesso Speranza, che a parte il nome non ha nulla di buono da rappresentare. Insomma, vorremmo una scienza più seria e rigorosa, con meno protagonismo e più informazioni corrette. Il festival del virologo ha veramente stancato. Speriamo che l’epidemia venga archiviata anche per uscire da un bombardamento di parole che è solo disinformazione.