Coronavirus, altri 274 morti in un giorno. Quasi 30.000 le vittime dall’inizio dell’emergenza. Ma il trend è in calo

7 Mag 2020 18:49 - di Redazione
Coronavirus foto Ansa

Sono quasi 30.000 i morti in Italia dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 274 decessi, per un totale di 29.958 dall’inizio della crisi. Continua a calare il numero delle persone attualmente positive, in tutto 89.624 con una diminuzione di 1.904 rispetto a ieri. Si contano inoltre 3.031 guariti nelle ultime 24 ore, per un totale di 96.276. I ricoverati con sintomi scendono a 15.174 (-595), i pazienti in terapia intensiva sono 1.311 (-22). In isolamento domiciliare si trovano 73.139 persone. I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 215.858 (+1.401). In tutto sono stati eseguiti 2.381.288 tamponi, i casi testati sono 1.563.557.

Coronavirus, il bollettino di oggi, l’audizione di Brusaferro alla Camera

Del resto, solo questa mattina Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera ha detto: «Siamo ancora nella fase epidemica. Il numero decrescente dei casi è positivo e frutto delle misure adottate. Ma ciò non toglie che abbiamo nuovi casi e stimiamo che la situazione del virus è presente nel Paese. Questo deve farci adottare tutte le misure per non far riprendere la curva dei contagi». E, sempre sulle iniziative volte al monitoraggio dei contatti interpersonali nell’ambito delle misure di sanità pubblica sul contrasto dell’emergenza epidemiologica, Brusaferro ha anche aggiunto: «Conoscere quante sono le persone immuni è importante. Oggi sappiamo che la percentuale è molto bassa, con delle variazioni tra Regioni. Ma globalmente siamo molto lontani dal 70-80%, che sono le soglie della cosiddetta immunità di gregge. Un obiettivo che si potrà raggiungere solo quando arriverà il vaccino». Dunque, il messaggio è chiaro. Ma Brusaferro lo esplicita lo stesso: «Dovremo convivere con il virus nei prossimi mesi. Ma, verosimilmente, prima dell’inizio del prossimo anno sarà molto difficile avere un vaccino in grado di garantire la copertura a tutti gli italiani che ne avranno bisogno».

 

 

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