Caos giustizia, si dimette il capo di gabinetto di Bonafede. Lui ancora no…
Si parla di “motivazioni personali”, ma ovviamente dietro le dimissioni del capo di Gabinetto del ministero della Giustizia, Fulvio Baldi, c’è anche l’ombra della vicenda dei mafiosi liberati con la “motivazione” del coronavirus. E’ il primo e si spera non l’unico a pagare per quell’incredibile regalo a Cosa Nostra, camorra e ‘Ndrangheta, ma per adesso il ministro Alfonso Bonafede resta attaccato alla poltrona. Con la minaccia di una mozione di sfiducia che sarà presto discussa in Parlamento. Ma la vicenda dei mafiosi non è l’unica che sarebbe dietro le motivazioni dell’addio di Baldi.
L’inchiesta di Perugia su Palamara
Fulvio Baldi, il braccio destro di Bonafede, secondo la nota del ministero, avrebbe rassegnato le sue dimissioni, “per motivi personali”, dopo un colloquio con il guardasigilli, Alfonso Bonafede, avvenuto ieri sera. La reggenza è stata affidata al capo dell’ufficio legislativo, Mauro Vitiello. Bonafede ha ringraziato Baldi per il lavoro portato avanti dal giugno 2018.
Il nome di Fulvio Baldi era stato citato ieri dal ‘Fatto Quotidiano‘ in un articolo che riportava nuovi stralci di
intercettazioni agli atti dell’inchiesta di Perugia, nelle quali si riferiva di una conversazione tra Luca Palamara, pm romano ora sospeso, e lo stesso Baldi, che è estraneo alle indagini.
Si avvicina la sfiducia a Bonafede
“Non voteremo la sfiducia al ministro dell’economia Gualtieri, ci sembra un’iniziativa non pertinente. La sfiducia al ministro Bonafede la voteremo. Non si tratta di un giudizio, negativo, soltanto sull’operato del ministro ma riguarda una gestione non all’altezza dell’intero settore Giustizia su cui il governo ha fallito su tutta la linea”. Lo dice il vice presidente di Fi Antonio Tajani a ‘Il Mattino’.
Il collega di partito e di governo di Bonafede, invece, difende il ministro. “Il ministro Bonafede ha fatto della lotta alla corruzione e alle mafie il segno distintivo della sua attività di ministro, qualsiasi parlamentare non può non aver visto quanto impegno Bonafede abbia profuso nella lotta alla criminalità organizzata”. Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, ospite di 24 Mattino su Radio 24, al momento allontana i sospetti di imminenti dimissioni anche di Bonafede.