Virus, Meloni replica a Berlusconi: «I veri nemici della Ue sono gli europeisti alla Macron»
La zampata anti-sovranista di Berlusconi ha lasciato il segno in un centrodestra sempre più in ordine sparso rispetto alla Ue. Come si ricorderà, dai microfoni di Radio 24, l’ex-premier aveva detto di considerare il sovranismo «responsabile di molti dei mali che affliggono l’Europa». E che per molti il sovranismo è un pretesto per allontanare il nostro paese dell’Euro e dall’Ue e impedire di aiutarci». «Il non sono d’accordo» di Giorgia Meloni, ospite di No stop news su Rtl 102.5, non si è fatto attendere troppo.
La Meloni ricorda il veto di Parigi a Fincantieri
Per la leader di FdI, infatti è possibile accusare i sovranisti di aver creato problemi in Europa solo a condizione di «sostenere la stessa tesi che sostengo io da tempo». E cioè «che cioè i veri sovranisti sono i tedeschi, o i francesi, o quelle nazioni che hanno sempre interpretato l’Europa come fosse qualcosa su cui banchettare a spese di tutti gli altri». La Meloni non ricorre a toni polemici, ma sviluppa un ragionamento fondato su incontestabili dati di fatto. «Bisogna intendersi su cosa sia il sovranismo – aggiunge infatti la presidente di Fratelli d’Italia – e su chi meglio lo rappresenti. A me pare che sia nazionalismo quello di uno come Macron, che nazionalizzò i cantieri di Saint-Nazaire perché un’azienda italiana, Fincantieri, aveva vinto la commessa per lavorarci».
«L’Olanda vuole insegnarci le regole, ma è la prima a violarle»
Lo stesso vale per altri governi e leader cosiddetti europeisti. Quel che i sovranisti pretendono è altro, e cioè che la Ue si occupi di tutti allo stesso modo. «Non credo che sia nazionalismo – continua la Meloni – chiedere che l’Europa non abbia figli e figliastri». Il riferimento è agli olandesi: pretendono di «spiegare a noi che dobbiamo rispettare le regole» quando «loro hanno in piedi uno dei più grandi paradisi fiscali d’Europa per fregare risorse agli altri Paesi membri». Da qui l’esortazione a guardare i fatti più che le definizioni. «Sono sempre titoli, etichette, ma – conclude la Meloni – se poi si va a guardare le cose ci si accorge che sono un po’ diverse».
GIORGIA for president ENJOY
Giorgia condivido in pieno.
Cionondimeno, bisogna che tu trovi una strada centripeta per le proposte del Centrodestra. Non si puo’ dire ogni giorno una cosa e trovarsi divisi dagli alleati con cui si e’ vinto alle regionali dappertutto tranne in EmiliaRomagna.
Non siete credibili cosi’, e io so che tu lo capisci. Ma i tuoi alleati no.
Cerca di chiamarli in una riunione di CDX a proporre un programma comune. Avvaletevi di Categorie ed Esperti navigati come avete gia’ fatto in FDI.
E provate ad avanzare in questo modo: chi fa proposte praticabili e forti avanza, chi straparla ogni giorno indietreggia.
Il caso di Zaia mi pare ottimo esempio per questo ragionamento. Non trovi ?
Verissimo, la Sig.ra Meloni ha centrato il vero problema, ma evidentemente al sig. Berlusconi piace di più questa Europa. Sicuramente si evidenziano due cose, una l’incommensurabile voglia di protagonismo di Silvio che intravede nel P.D. una possibilità per rimettersi in gioco, due gli interessi di Mediaset (e società collegate), interessi che non sono di noi italiani, ma solo di chi è compenetrato nel mondo della grande finanza e ci specula sopra. La Sig.ra Meloni è l’unico vero statista che abbiamo in Italia, la sua chiarezza di idee, il suo pragmatismo teso alla salvaguardia degli interessi nazionali, la sua naturale inclinazione verso una visione politica dettata dalla coerenza verso il proprio elettorato. E’ vero, potrebbe cambiare il mondo, attenzione però all’invidia dei dilettanti della politica.
Cara Giorgina è ora di dire al cavaliere di andare in pensione!