“Sono africano e faccio quello che voglio”: senegalese minaccia sanitari e militari con bastone e sputi

18 Apr 2020 10:42 - di Greta Paolucci
senegalese aggredisce a sputi sanitari e carabinieri foto Ansa

Ancora un immigrato africano che dà in escandescenze. Di nuovo uno straniero che, dapprima in forte stato di alterazione, passa mutando rapidamente da persona offensiva a furia violentemente aggressiva. Stavolta siamo in provincia di Piacenza, per l’esattezza a Rivergaro. In questo caso l’irruenza non ha risparmiato, oltre alle forze dell’ordine intervenute, neppure i sanitari richiamati per calmierare lo stato di forte agitazione pericolosa dell’uomo. E l’esito della vicenda, ancora una volta, è inaccettabile.

Senegalese minaccia sanitari e carabinieri con bastone e sputi

Una cappa di terrore è scesa all’improvviso nel piccolo comune in provincia di Piacenza, quando un immigrato senegalese 39enne, completamente fuori di sé, ha cominciato a pretendere con veemenza più mascherine dagli operatori del 118. C’è voluto poco, per l’uomo, a passare dagli insulti alle minacce con il bastone e a suon di sputi agite da un secondo all’altro contro i malcapitati sanitari. I quali, terrorizzati, si sono ritrovati in una situazione d’emergenza e di pericolo elevati al quadrato in questi giorni di pandemia e di interventi a rischio. Il senegalese, infatti, ha utilizzato l’arma della paura e della violenza fisica per dare seguito alla sua folle richiesta, urlando frasi assurde come quelle riportate dal quotidiano locale Il Piacenza, che ha denunciato l’accaduto, poi rilanciato anche dal sito de Il Giornale. Frasi come: «Io sono africano e faccio quello che voglio». Seguite a stretto giro da minacce arrivate agitando un bastone. E, cosa altrettando grave, cominciando a sputare ovunque nel tentativo di colpire i bersagli umani.

L’uomo in stato di agitazione, pretendeva più mascherine dai sanitari

Non contento, l’uomo ha tentato di salire a bordo dell’ambulanza, costringendo i poveri sanitari terrorizzati a barricarsi dentro e a fuggire. Correndo poi a dare l’allarme ai carabinieri di una locale stazione. Giunti sul luogo, i militari hanno subito intercettato lo straniero, provando a calmarlo a ristabilire l’ordine. E in quel momento è scattata la seconda, virulenta aggressione. L’uomo, infatti, anziché arrendersi, ha tentato di assalire gli uomini in divisa che hanno dovuto faticare non poco per tranquillizzarlo e neutralizzare le sue minacce. Fermato e ammanettato, le forze dell’ordine hanno immediato portato il senegalese nel carcere delle Novate, dove il detenuto è rinchiuso con le accuse di tentata rapina aggravata, minaccia, resistenza a Pubblico Ufficiale e interruzione di servizio pubblico.

L’odiosa minaccia degli sputi agita contro militari e sanitari

Come spiega bene il sito del quotidiano milanese diretto da Sallusti, infatti, «il bieco atto di sputare, già di per se inconcepibile, assume attualmente connotazione ancor più grave visto che ci troviamo coinvolti in una pandemia». Una situazione a rischio in cui, come noto, il virus si trasmette principalmente attraverso le goccioline del respiro. Che possono essere infette e trasportare agenti patogeni che possono contagiare chiunque con uno starnuto. Un colpo di tosse. E dunque, a maggior ragione, con gli sputi.

Commenti

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  • Paolo 18 Aprile 2020

    Mi auguro che il poveretto sia libero!!!
    Per qualche minaccia, roteazione di legni e sputi non si può tenere in prigione un povero ragazzo per di più lontano dai suoi cari…
    Piuttosto ingabbiamo i sanitari, così inutili in questo momento, che hanno lesinato mascherine al povero malcapitato!!