Salvate la Rai: hanno messo il servizio pubblico al servizio di Casalino

14 Apr 2020 14:29 - di Maurizio Gasparri
Rai, servizio pubblico

I grillini sono come delle guardie rosse. Si sono scatenati contro il presidente della commissione parlamentare di vigilanza Rai, Barachini, solo perché ha organizzato per oggi una riunione dell’ufficio di presidenza aperto ai membri della commissione stessa. Una scelta non casuale, ma dettata dall’esigenza si assumere iniziative precise di fronte all’uso improprio della Rai che in tutto questo periodo è stato fatto da parte del Presidente del Consiglio. Conte ha letteralmente invaso il servizio pubblico inondandolo con le sue comunicazioni sconclusionate, ha insultato i rappresentanti delle opposizioni senza che avessero la possibilità di rispondere. Ha, insomma, fatto quello che ha voluto senza alcun contraddittorio e spesso anche eludendo le domande grazie a finte conferenze stampa manovrate da Casalino, un pessimo personaggio che incredibilmente gestisce la comunicazione del governo italiano avendo avuto un passato che tutti ben conosciamo quale partecipante al Grande Fratello. Di fronte a tanta prepotenza, non è solo giusto, è doveroso riunire l’organo parlamentare, almeno tanto quanto chiedere che Conte la smetta di abusare del servizio pubblico. Quanto alla Rai, sta dando in più occasioni pessima prova di sé prestandosi a certe vergognose sceneggiate rispetto alle quali una sanzione è auspicabile. Pensiamo a quello che stanno facendo i direttori di Tg1 e Tg3, che mandano in onda servizi con interviste anonime per denigrare la gestione della sanità in Lombardia. Un comportamento degno di organizzazioni dedite alla minaccia. Con voci falsate, volti coperti, personaggi che potrebbero essere chiunque, vanno in video nei tg dicendo di tutto e di più senza replica e senza alcuna verifica. Quello che manca è l’abc del giornalismo. Se si vuol fare un’inchiesta, si devono fare nomi e cognomi, non interviste a volto coperto. Si tratta di una condotta senza precedenti che va stroncata allontanando i direttori responsabili di questo modo di seminare disinformazione. Se la commissione di Vigilanza non parla di questo, di che altro dovrebbe occuparsi? Inutile, quindi, che le guardie rosse di Di Maio minaccino a destra e manca. Così facendo non fermeranno nessuno, ma mostreranno una volta di più la loro ignoranza e la spregevole arroganza.

Commenti

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  • remo balestra 18 Aprile 2020

    chi partecipa al GRANDE FRATELLO, per i comunisti e compagni vari ,acquista meriti politici, soldi e potere, come il 6 politico del 68 di cui oggi nè subiamo tragiche conseguenze e non solo… un non governo di merda con un PdR , lecchino e servo, una giustizia stalinista o maoista, che possiamo aspettarci di peggio….

  • Lucia 15 Aprile 2020

    Purtroppo la Rai si è lasciata abbindolare dalla Presidenza del Consiglio dimenticando che è un organo pubblico e peraltro senza il contradditorio dell’opposizione, venendo meno allo spirito della democrazia. La Rai deve pertanto porre maggior attenzione all’utilizzo dello strumento per cui i cittadini pagano il canone.

  • pietro caruso 14 Aprile 2020

    A quando il prossimo intervento in eurovisione dei due pupetti insieme –