Ruggieri: «Dei soldi stanziati il 16 marzo nessuno ha visto un euro. Figuriamoci per i nuovi»(video)
Andrea Ruggieri, deputato di Forza Italia, smaschera Conte. «Ecco perché non mi convince il decreto…». In un video pubblicato su Facebook il parlamentare azzurro spiega uno dopo l’altro tutti i motivi che lo spingono a essere scettico sulle misure del governo. In primis, «non è chiaro quando arriveranno i soldi».
Ruggieri: «Servono finanziamenti a fondo perduto»
«Di quelli stanziati il 16 marzo a oggi, tre settimane dopo – dice – nessuno ha visto un euro. Basta burocrazia». Altra obiezione: «È il governo che ha chiuso noi in casa, e le attività produttive, per proteggere i suoi ospedali. Bene. Ma il risarcimento di una chiusura, che tu Stato mi hai imposto, è costituito da un debito che mi accolli, con scadenza anche breve, cioè 6 anni..? In America e Germania hanno dato finanziamenti, ma con una parte a fondo perduto. Serve anche qui».
Ruggieri: «Indebitano le imprese…»
Un altro punto riguarda le imprese. «Facciamo indebitare imprese per tornare sul binario delle tasse al 60%…? Se non tagliamo le tasse siamo da capo a quindici… A cosa servirà un prestito, giustamente da restituire, a chi non avrà un cliente perché l’Italia è chiusa in casa, che quando anche verrà riaperta non ricomincerà mica a spendere come prima del coronavirus. (Perché avrà meno soldi in tasca sarà preoccupata dal proprio futuro). O a chi vive di turismo, se quest’anno in Italia non verrà nessuno, e i primi turisti si rivedranno l’anno prossimo?».
«Creano ansia negli italiani»
E infine Ruggieri osserva: «Un dato: dieci regioni del centro sud (Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna), hanno tutte insieme la metà dei contagiati della sola Lombardia, e un terzo dei suoi ricoverati. Perché allora non pensare di riaprire il centro e il sud e cercare di salvarli? Perché continuare a creare ansia negli italiani, dicendo che centro e sud sono a rischio. E contraddicendo quel che i virologi hanno detto per settimane? Ah… saperlo… Per me è “No”».