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Fabio Rampelli in Aula foto Ansa

Rampelli: no alla dittatura mimetizzata dal Covid. Con la scusa dell’emergenza, il governo ignora le proposte di FdI

Politica - di Redazione - 22 Aprile 2020 - AGGIORNATO 22 Aprile 2020 alle 18:00

Fabio Rampelli non ci sta. E richiama la maggioranza all’ordine democratico e all’ascolto dell’opposizione. «Indispensabile fare una riflessione comune. Siamo una repubblica democratica e siamo una democrazia parlamentare. Ci troviamo in presenza di una situazione emergenziale. Di una opposizione che ha compreso la situazione in cui versa l’Italia e ha dato disponibilità alla maggioranza di collaborare. A condizione però che vengano meno i pregiudizi ideologici e ci si consenta di parlare alle categorie in difficoltà attraverso l’approvazione delle nostre proposte. Se si prende la scusa del coronavirus per acquisire poteri straordinari e decidere la sorte di decine e decine di miliardi di euro in spregio alle funzioni di indirizzo e controllo del Parlamento… Allora non ci siamo». È quanto ha dichiarato oggi dal vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (FdI). È quanto denunciato a più riprese nelle ultime settimane da Giorgia Meloni e dalle forze di centrodestra. Presenti e solerti nel proporre soluzioni alternative al governo. Come nel chiedere partecipazione, ascolto e accoglienza delle proposte presentate.

Il richiamo al regolamento (e all’ascolto) di Rampelli al governo

È indignato e preoccupato, il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli , che intervenendo in aula ha rivolto all’esecutivo un doveroso richiamo al regolamento. A cui, ha stretto giro, ha anche aggiunto: «Il Capo dello Stato ha dato indicazioni opposte. Il ministro dei Rapporti con il Parlamento aveva dato disponibilità a modificare e migliorare il decreto Cura Italia, rinunciando alla pessima blindatura imposta al Senato con la fiducia e la decadenza di tutte le nostre proposte». Ma, prosegue Rampelli, «ieri è andato in onda il circo. Con differimenti di orario continui. Annunci di riformulazione dei nostri emendamenti. Garanzie di accoglimento di parte degli stessi. E, infine, il voltafaccia clamoroso e scorretto del Governo».

«Siamo indisponibili ad avallare una sorta di dittatura mascherata in salsa Coronavirus»

Per tutto questo, ha quindi concluso il vicepresidente della Camera e esponente di FdI, «chiedo al presidente Fico di prendere atto di questo cambiamento di scenario. E di intervenire per richiamare il governo ai suoi impegni. Ovvero, ripristinare immediatamente i diritti costituzionali del Parlamento e le ordinarie procedure regolamentari. Siamo indisponibili ad avallare una sorta di dittatura mascherata in salsa Coronavirus».

 

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