Pompeo accusa la Cina: “Pechino sapeva del coronavirus da novembre”

24 Apr 2020 13:38 - di Laura Ferrari

Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo ha accusato esplicitamente la Cina di aver avvertito tardi il mondo sul pericolo coronavirus. Nel corso di un’intervista a Fox News, Pompeo ha detto che i primi casi” di coronavirus “erano noti al governo cinese forse già a novembre. Sicuramente a metà dicembre, e si sono presi del tempo per riferirlo al resto del mondo, compresa l’Organizzazione mondiale per sanità”.

La replica cinese: “Accuse infondate”

Pompeo ha aggiunto che gli americani sono irritati per il modo in cui la Cina ha gestito l’ epidemia di coronavirus, affermando che il governo di Pechino ha causato un “enorme dolore” per “non aver condiviso le informazioni che avevano”.  “La Cina ha causato un’enorme quantità di dolore, perdita di vite umane e ora una grande sfida anche per l’economia globale e l’economia americana, non condividendo le informazioni che avevano”, ha detto Pompeo. Invitato a replicare, un portavoce della diplomazia cinese, Geng Shuang, ha bollato le osservazioni di Pompeo come “totalmente infondate”.

La tempistica sospetta: per gli Usa Pechino ha nascosto il virus

La Cina ha rivelato l’esistenza di un focolaio a Wuhan il 31 dicembre. L’Oms ha comunicato pubblicamente l’esistenza del virus per la prima volta il 4 gennaio. Pechino ha sempre affermato di aver condiviso le informazioni molto rapidamente, ma l’amministrazione di Donald Trump la accusa di avere tardato e di avere nascosto la gravità della malattia, permettendo, secondo Washington, che l’epidemia si diffondesse in tutto il mondo.

 

Pompeo: “Il virus è nato in laboratorio? È possibile”

Meno di una settimana fa, lo stesso Pompeo aveva ipotizzato che il virus fosse nato in un laboratorio cinese. “Quello che sappiamo è che il virus si è originato a Wuhan, in Cina. E sappiamo che l’Istituto di Virologia di Wuhan è a poche miglia di distanza da dove era il mercato”. Il segretario di Stato non ha smentito che l’intelligence americana si sta concentrando sull’ipotesi che il virus sia nato in un laboratorio cinese. E non in un mercato e poi per incidente si sia diffuso. “Abbiamo ancora molto da sapere, il governo degli Stati Uniti sta lavorando diligentemente per scoprirlo”, ha aggiunto il segretario di Stato insistendo sulla necessità che Pechino “si apra” e condivida tutte le informazioni riguardo a come sia iniziata la pandemia di Covid 19.

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