Marocchino beccato ad armeggiare tra le auto in sosta all’ospedale s’avventa come una furia sui carabinieri
Ancora un episodio vergognoso. Nessun rispetto per la drammatica situazione che stiamo vivendo. Nessun deterrente, morale o giuridico. Nessun freno all’aggressività gratuita da scaricare senza remore sulle forze dell’ordine. Stavolta siamo a Padova. O meglio, nel parcheggio di un ospedale di Padova, dove un immigrato marocchino si aggira fra le auto posteggiate. Un passante nota quell’uomo che si aggira furtivo tra i veicoli. Che armeggia in modo sospetto. E dà tempestivamente l’allarme ai carabinieri…
Padova, immigrato marocchino sospetto nel parcheggio dell’ospedale
In effetti gli atteggiamenti sospetti dell’extracomunitario non lasciano presagire nulla di buono. Il marocchino, ricostruisce nel dettaglio la stampa locale e riprende Il Giornale, si muove con fare circospetto. Sbircia dai finestrini. Passa da un veicolo all’altro in cerca di non si capisce bene cosa. Ispeziona e fruga con lo sguardo, alternando circospezione a fretta, guardandosi intorno e tornando a concentrare la sua attenzione sul mezzo di volta in volta preso in esame. Intanto, il via vai di ambulanze si alterna a quello delle sirene di volanti e gazzelle. I carabinieri arrivano al parcheggio segnalato dal cittadino insospettito che li ha chiamati. E l’immigrato marocchino non la prende bene.
Scatta subito l’aggressione ai carabinieri avvisati da un passante
I militari lo individuano e provano a intercettarlo. Ma una volta raggiunto, il marocchino non si dimostra affatto collaborativo. Non vuole essere identificato e per sfuggire a domande e controlli degli uomini in divisa, comincia a dare in escandescenze, tentando di colpire gli uomini dell’Arma con calci e pugni. Per fortuna i carabinieri riescono subito a bloccare la reazione violenta. E una volta reso l’uomo inoffensivo, lo trasferiscono in caserma. Dove, in seguito a verifiche più approfondite, emerge che, non solo il marocchino fermato è un 22enne clandestino sul territorio nazionale. Ma anche che il suo è un nome già noto alle autorità locali per precedenti reati penali. Ai quali, a questo punto, si aggiungono anche le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e di soggiorno illegale in Italia.
Io saprei come fare per fargli passare la voglia a certe persone, e anche moltissimi italiani lo saprebbero.