Marine Le Pen lancia l’allarme: “La Cina ci invia materiale sanitario difettoso”

4 Apr 2020 17:01 - di Giovanni Trotta
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Marine Le Pen denuncia: “La Cina ha inviato 600.000 test difettosi in Spagna, 1,3 milioni di maschere difettose nei Paesi Bassi. L’interesse della produzione nazionale indipendente è anche quello dell’affidabilità e della sicurezza sanitaria. Non è uno slogan”. Lo scrive su Twitter la leader del Rassemblement National francese, corredando il suo post con l’hashtag “#PlusJamaisÇa”, mai più.

Le Pen: è l’Unione europea il primo morto di coronavirus

La Le Pen recentemente ha poi commentato l’attuale tragedia europea. L’Unione europea è stato il “primo morto da coronavirus” per la sua “totale incapacità di portare solidarietà” ai suoi Stati membri. Inoltre la Le Pen ritiene che interrogarsi su una eventuale origine artificiale del Sars-Cov-2 sia “una questione di buon senso”. Lo dice sulla scia dei suoi elettori, che rappresentano lo zoccolo duro di chi, in Francia, sostiene le teorie del complotto secondo cui l’agente patogeno all’origine della pandemia sarebbe stato creato intenzionalmente in laboratorio. Molti anche in Itlaia la pensano così.

Virus creato in laboratorio? dubitare non è ancora reato…

Secondo un sondaggio condotto da Ifop per la Fondazione Jean-Jaures e per l’Osservatorio sul cospirazionismo, il 26 per cento dei francesi è disposto a seguire l’idea del complotto, una percentuale che sale al 40 per cento fra chi ha votato Le Pen al primo turno delle elezioni del 2017.  “Che la gente si ponga delle domande per sapere se questo virus ha origini naturali o se invece è venuto fuori da un laboratorio è una questione di buon senso”, ha dichiarato la leader di Rassemblement National, precisando che lei “non ha alcuna opinione” in proposito.

Le Pen: le elezioni probabilmente saranno rinviate a ottobre

“L’origine del virus non ha alcun effetto su quello che stiamo vivendo, non cambia nulla a quello che accade”, ha aggiunto. “In democrazia, si ha il diritto di dubitare. Quando si tratta di salute, anche. Dubitare non è reato”, ha quindi affermato in una intervista a France Info.  Infine, Marine Le Pen non crede alla possibilità di organizzare le elezioni municipali per giugno: “Le elezioni devono essere precedute da un minimo di campagna elettorale, è un’esigenza democratica. Temo che il governo sia costretto a rinviarle a ottobre. Ma non sappiamo se a quel punto potranno svolgersi in buone condizioni. Non si sa”.

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