L’Inps nel caos, Tridico non ne esce e chiede 6 super-consulenti. Ma gli italiani restano a tasche vuote
11 Apr 2020 13:53 - di Maurizio Gasparri
Sembrerebbe che Tridico, per risolvere i vergognosi problemi informatici del sito dell’Inps, letteralmente andato in tilt il 1 aprile, abbia intenzione di assumere non uno, ma ben sei super-consulenti informatici. La ricerca di questi geni del software, almeno stando a quanto riportato in un servizio del Tg2 delle 13 andato in onda ieri, avverrà prima tra il personale in forza all’Istituto e, in caso di risultati infruttuosi, sarà aperta all’esterno.
L’Inps nel caos, Tridico annaspa e chiede 6 super-consulenti
Nulla osta al presidente dell’Inps di correre ai ripari dopo l’inadeguatezza dimostrata. Anche se ormai tra sito dell’Inps bloccato e il caos generato dal governo gli italiani sono sempre più disperati. Continuano infatti le critiche e i disagi nella gestione del bonus di 600 euro agli autonomi. A segnalare le disfunzioni sono soprattutto i commercialisti che, dopo dieci giorni, ancora non riescono a inviare le domande a nome dei propri clienti perché mancherebbe una norma specifica. C’è poi la beffa che stanno subendo molti professionisti iscritti agli ordini. Contrariamente a quanto detto in precedenza, costoro devono infatti chiedere il bonus alla propria cassa di appartenenza e non all’Inps.
Intanto dei soldi promessi non c’è traccia…
Molti professionisti, poi, si sono ritrovati esclusi dal decreto Cura Italia perché in esso si specifica che per avere accesso al bonus non bisogna incassare un altro trattamento pensionistico. E così c’è una platea sterminata di medici, assistenti, avvocati, giornalisti, che rischia di dover presentare ulteriori documenti che rallenterà ulteriormente l’accredito del bonus. Se non addirittura vedersi del tutto rifiutata la domanda. La confusione è tanta. L’incapacità del vertice Inps manifesta. L’arroganza del governo continua.