L’indignometro / Sileri, l’uomo dei misteri: dalle registrazioni alle mascherine fino ai viaggi in Cina
Questa volta a farci indignare è Pierpaolo Sileri. Un personaggio discutibile sotto tanti punti di vista, arrivato in politica attraverso i grillini e addirittura, nel Conte bis, diventato viceministro della Salute. Eletto per un soffio, è stato tempo fa protagonista di una vicenda dai contorni opachi, accaduta all’Università di Tor Vergata che non ne hanno fatto brillare il ruolo e il comportamento.
Sileri e quella registrazione fatta di nascosto…
Alla base del caso che lo vede coinvolto ci sarebbe una registrazione fatta di nascosto per creare problemi all’allora Rettore, Giuseppe Novelli. Ma le polemiche sul percorso universitario di Sileri sono state anche altre ed ora, nel suo curriculum, si aggiunge anche una nuova vicenda che investe la moglie. Sembrerebbe, infatti, che la consorte si sia occupata della vendita di mascherine al policlinico Umberto I di Roma. Il che non sarebbe scandaloso se non ci trovassimo in piena emergenza sanitaria e il marito non fosse il vice ministro della Salute.
Il mistero di quei viaggi in Cina
Siamo garantisti e non traiamo nessuna conclusione affrettata in attesa che si faccia piena luce sulle accuse mosse, ma ciò non toglie che Sileri sia apparso sin dall’inizio poco idoneo ai ruoli politici e parlamentari. Dilaga in televisione da qualche settimana ed ha anche contratto il cina-virus, o almeno così ha affermato, dopo aver partecipato a viaggi in Cina per recuperare dei nostri concittadini. Resta un mistero la sua partecipazione a questi viaggi, di cui sfugge ai più l’utilità.
Sileri tra esibizionismo e irresponsabilità
C’erano, infatti, degli addetti che potevano provvedere benissimo da soli e in tutta sicurezza a questa esigenza senza alcuna necessità della sua presenza. Tra l’altro, di italiani rimasti intrappolati all’estero ce ne sono centinaia. Perché Sileri è andato in Cina e non altrove? Esibizionismo? Irresponsabilità? Forse entrambe le cose. Di certo si tratta di un altro degli esponenti grillini che un’ondata di competenza e di responsabilità dovrà spazzare via perché venga dimenticato per sempre. Un personaggio degno di una partecipazione di seconda fila a uno di quei film di Alberto Sordi dedicato alle maschere tragicomiche e allo stesso tempo ridicole della vita italiana. Sileri, silenzio!