L’Europa e il fondo Sure: così i tedeschi continueranno a fregare l’Italia

2 Apr 2020 17:00 - di Stefano Massari

E’ di questi minuti la notizia, annunciata dal Commissario Gentiloni, che l’Unione Europea avrebbe intenzione di introdurre uno strumento denominato Sure, ovvero un fondo di circa 100 miliardi di euro finalizzato a pagare la cassa integrazione. Questo strumento è il peggiore che si potesse immaginare, o meglio, è il migliore strumento possibile per la Germania ed il peggiore strumento possibile per gli altri paesi, ma andiamo oltre lo slogan ed entriamo nel merito.

L’idea base del Sure

L’idea base della soluzione è facilmente comunicabile, l’Europa è amica delle persone, va oltre le rivalità tra gli Stati e aiuta i lavoratori pagandoli quando, a causa dell’epidemia, sono costretti a non lavorare. Dal punto di vista economico quest’aiuto contribuirebbe a creare domanda aggregata, i lavoratori in cassa integrazione potrebbero utilizzare quei soldi per fare acquisti e con i loro acquisti rimetterebbero in moto l’economia. Vista come hanno intenzione di farcela vedere sembra una gran cosa, però ci sono dei “piccoli” particolari che vale la pena approfondire.

Il fondo finanziato con aumenti dell’Iva

Cominciamo con il primo. Chi li paga questi 100 miliardi? Una delle ipotesi sulle quali stanno discutendo è quella di farla finanziare con aumenti dell’IVA, ovvero dell’imposta sui consumi. Si pone in essere uno strumento a sostegno dei consumi finanziandolo con una tassa sui consumi il cui effetto rischia di essere uguale e contrario al fine dell’aiuto. Risolverebbe in altri termini un problema non indifferente, ovvero quello di aiutare famiglie in difficoltà, ma non avrebbe alcun effetto sul rilancio dell’economia.

Il secondo aspetto che occorre approfondire è legato ai beneficiari di questo strumento ovvero, a detta della Commissione, i lavoratori di Italia e Spagna. Ora, la domanda è: perché se il coronavirus investe tutta l’Europa i lavoratori in cassa integrazione sono concentrati in Spagna ed in Italia? La risposta è semplice e ci aiuta a capire la trappola che si nasconde dietro questa proposta.

I lavoratori in cig concentrati in Italia e Spagna

Sono concentrati in Italia e Spagna perché in Germania le fabbriche, malgrado l’emergenza sanitaria in corso non sono chiuse. I tedeschi, mentre noi chiudiamo aziende di primaria importanza, dirette concorrenti delle loro aziende, continuano a produrre e producendo sostituiscono i prodotti italiani e spagnoli sul mercato interno e su quello globale.

Non ci credete? Ci sono degli indicatori che, a differenza delle statistiche propriamente economiche, hanno la capacità di spiegare i fenomeni in modo immediato, meglio dei report che vengono fatti a distanza di mese. Prendiamone uno, il consumo di energia elettrica. Mentre in Italia è crollato del 24,9% in Germania la riduzione è del 4,9%. Cosa vuol dire? Che al di là delle Alpi hanno chiuso i ristoranti ma non hanno chiuso l’industria che consuma energia, ovvero l’industria metalmeccanica e quella siderurgica, assi portanti del loro sistema industriale.

Mentre i nostri operai sono giustamente a casa, i loro sono al lavoro, producono e vendono e facendo questo rubano quote di mercato alle nostre aziende. Quale può essere il modo migliore per continuare ad espandere la propria industria a scapito degli altri partner europei? Incentivarli a stare a casa.

Commenti

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  • Antonio Ginanni Corradini 3 Aprile 2020

    L’ITALIA era la settima potenza industriale al mondo (la chimica è quasi sparita, mentre la BaYer si e comperata la Monsanto) prendendosi gran parte dei mercati facendo i loro prezzi sul prodotto e cosi facendo si espandono e L’Italia e altri STATI Europei si impoveriscono sempre di più.

  • RENATO GUZZO 2 Aprile 2020

    non fa una grinza, oggi. ma sai un fattore a nostro vantaggio e’ che a differenza germania
    abbiamo una storia di manodopera specializzata ,che fara concorrenza con prezzi inferiori come dal 1960 in poi e’ accaduto, inoltre non possiamo stare chiusi in casa a piangere , noi il futuro lo affornteremo ancora a viso aperto. vinceremo, se lostruemnto
    SARE e’ onesto e il problema e’ questo ok facciamolo, RIPARTIAMO poi vinceremo