Le bordate di Scanzi: «Renzi non conta nulla e i 5S sono solo parvenu»
Il governo di unità nazionale sarebbe soltanto un modo per cacciare Giuseppe Conte. Ne è convinto Andrea Scanzi, che in collegamento a Otto e mezzo ha messo nel mirino Matteo Renzi: «Il governo di unità nazionale è solo un modo per far fuori Conte e a me fa molto ridere. Tenendo conto che il M5S si chiamerebbe fuori, con chi lo fai il governo? Il governo lo farebbero Salvini, Zingaretti, Meloni, Renzi, Berlusconi e Calenda? Voi pensate che uno come Zingaretti possa andare d’accordo con Salvini? E la Meloni con Bersani? Di cosa stiamo parlando?… I numeri sono questi. Per me non è possibile, ma c’è l’incognita rappresentata da Renzi».
Scanzi: «Renzi mi fa paura»
Secondo Scanzi, il leader di Italia Viva è una mina vagante: «Mi fa paura, è uno che nella politica futura non conterà nulla, perché se si andasse a votare tra due o tre settimane non raggiungerebbe il 3%. Però conta molto in questo Parlamento. Per cui se lui dice “con l’inizio della fase due voglio staccare la spina, lui lo può fare. È così scriteriato politicamente – ha detto ancora il giornalista de il Fatto Quotidiano – che il 4 maggio per un ghiribizzo personale potrebbe fare un dispetto a Conte e cercare i voti per Mario Draghi premier. Il problema Renzi c’è…».
L’incognita 5 Stelle
La Gruber a quel punto gli fa notare che c’è anche un problema 5 Stelle. «Renzi potrebbe fare un tentativo e poi andare a votare. È vero – dice Scanzi – che i 5 Stelle dicono che non ci stanno a un governo di unità nazionale, ma bisogna vedere quanti saranno disposti a non starci se cade questo governo. Io sono sicuro che Di Maio non c’entra. Ma siamo sicuri che i parvenu che sanno benissimo che la prossima legislatura non andranno in Parlamento direbbero sicuramente di no? E quindi abbandonerebbero lo scranno? C’è anche questa piccola componente umana» di cui tener conto.
uomo piccolo del paese dello sconforto