Il Decreto Aprile resta ancora una chiacchiera: il governo fa slittare lo scostamento di Bilancio
Slitta lo scostamento di Bilancio. L’esecutivo l’avrebbe dovuto portare in Consiglio dei ministri lunedì, per poi sottoporlo al Parlamento mercoledì. Invece non se ne farà niente “per ragioni tecniche”, hanno spiegato fonti di governo. Si tratta di un ritardo che aggrava la già grave situazione legata all’emergenza Covid-19 e che dà la misura dell’imperizia del governo: senza scostamento di Bilancio non sono possibili le coperture per i decreti economici. Vale a dire che pure in tanto sbandierato Decreto Aprile slitta, diventando drammaticamente un “Decreto Maggio”. È assai improbabile, infatti, che con queste tempistiche possa essere approvato in settimana. Insomma, ad oggi, anche quel decreto è ancora l’ennesimo annuncio senza esito propinato dal governo agli italiani.
Ritardi e passi falsi. E gli italiani affondano
Lo scostamento di bilancio, fanno sapere le fonti del governo, deve viaggiare insieme al Def, che deve acquisire il nuovo quadro macroeconomico definito dalla crisi sanitaria. Una ragione tecnica non esattamente imprevedibile, dunque. Mentre imprevedibili appaiono a oggi i tempi con cui saranno davvero erogati gli aiuti economici agli italiani messi in ginocchio dalla prolungata quarantena. Allo stato attuale, infatti, tra Pd e M5S non c’è lo straccio di un accordo su come procedere, per esempio, sugli indennizzi. I dem li vorrebbero in forma di sospensione delle tasse; i grillini in forma di erogazioni dirette. E questo senza considerare situazioni come quelle dei Fondi europei regionali. Il governo ci aveva fatto conto senza considerare gli orientamenti delle Regioni stesse, che non sarebbero proprio propense a cedere. Una situazione che fa mancare alle stime del Tesoro 7 miliardi.
Il Decreto Aprile è ancora solo chiacchiere
Lo slittamento dello scostamento di bilancio e, quindi, del già fiacco Decreto (ex) Aprile suscitano “sconcerto” e “preoccupazione”. A dare voce al disagio degli italiani per “una politica fatta di rinvii continui” è stata la Lega, sottolineando in una nota che “ad oggi gli italiani (e i parlamentari) non conoscono nemmeno la quantità di soldi veri che verrà stanziata, e il voto che avrebbe dovuto svolgersi mercoledì prossimo in Senato sullo scostamento di bilancio è rinviato di altri giorni”. “Eppure era stato lo stesso Conte, lo scorso 23 marzo alla Camera, ad annunciare ufficialmente che nel Decreto Aprile sarebbero entrate tutte le misure e i soldi che non avevano trovato posto nel Cura Italia, che ha dato solo qualche mancia a imprese e famiglie“. “Al solito chiacchiere, come per i lavoratori in Cassa integrazione cui era stato promesso un aiuto entro il 15 aprile, e per le imprese, che continuano ad aspettare soldi che non arrivano. Mentre il resto del mondo, dalla Francia alla Svizzera, dalla Germania alla Gran Bretagna, dagli Usa al Giappone, ha già consegnato migliaia di euro ad ogni famiglia e ad ogni impresa”.
Aspettano gli ordini dall’Europa. E non sanno dove e come prendere i soldi. Sono allo sbando totale !
Ma puo’ formulare ipotesi “Cura Italia” chi non ha MAI lavorato ?
Ricordo il “Salva Italia” (di uno sprovveduto che ha solo sentenziato senza aver MAI lavorato) di cui soffriamo ancora oggi, perche’ quelle misure che dovevano essere riservate alla contingenza sono ancora attive e pesano maledettamente sulla MORSA FISCALE CHE CI AFFLIGGE. Ora Basta con gli Intenti buonisti, basta con questo c… di Unita’ Nazionale, questa Maggioranza di incapaci DEVE essere attaccata sulle sue contraddizioni. Vanno fatte proposte di provvedimenti in Parlamento che dimostrino la sua SPACCATURA per MANDARLI A CASA SUBITO !