Fratelli d’Italia contro Pizzarotti: «La marcia indietro non lo assolve. C’è stato abuso d’ufficio…»

4 Apr 2020 17:02 - di Sara Gentile
Pizzarotti

«Dietrofront del sindaco di Parma Pizzarotti. Evidentemente resosi conto della pagliacciata commessa nei confronti delle famiglie in difficoltà, torna sui suoi passi e dice che la dichiarazione antifascista tramite modulo “non vale per i bonus spesa” e che si correggerà l’errore. La follia ideologica, almeno per ora, è stata contenuta». Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.

Sulla vicenda sono intervenuti anche i senatori Alberto Balboni, vicepresidente della Commissione Giustizia, e Giovanbattista Fazzolari, responsabile nazionale del programma di FdI. «La marcia indietro del sindaco di Parma Pizzarotti sul modulo di dichiarazione “democratica” imposta per accedere ai servizi comunali, compresi i buoni spesa per i bisognosi, nulla toglie alla gravità del regolamento in vigore nel Comune di Parma. Il modulo chiede di dichiarare di “riconoscersi” in determinati valori e di non “professare” altre idee».

Caso Pizzarotti, FdI: «L’abuso del Comune di Parma»

Per i due senatori «non esiste alcuna legge italiana, né di altro Stato del mondo, dall’antichità fino ai giorni d’oggi, che sanzioni un essere umano per il solo fatto di “professare” qualcosa. O non “riconoscersi” in qualcos’altro. Le imposizioni di qualsiasi natura o le sanzioni imposte dall’autorità pubblica possono riferirsi solo a comportamenti, azioni. O in rarissimi casi a dichiarazioni, mai a ciò che uno pensa o professa nel suo intimo. Il modulo del Comune di Parma rappresenta una violenza nei confronti dei cittadini e un palese abuso d’ufficio. Questo sì un reato previsto dal nostro ordinamento e che Fratelli d’Italia non esclude di segnalare alle autorità competenti».

Interrogazione a Lamorgese

Tommaso Foti, Galeazzo Bignami, Alberto Balboni e Ylenja Lucaselli  annunciano un’interrogazione. «Il sindaco Pizzarotti stanotte deve aver letto per la prima volta la Costituzione. E capito che la sua proposta di vietare l’erogazione del bonus spesa per chi non la pensa come vuole lui non solo è sbagliata. Ma soprattutto, è contraria alla nostra Carta. Rimane tuttavia un regolamento comunale che subordinando la concessione di servizi pubblici in favore solo di chi dichiara di pensarla come Pizzarotti presenta evidenti profili di incostituzionalità. Per questo presenteremo un’interrogazione al Ministro degli Interni. Chiedendo se ritenga legittimo un vaglio preventivo sulle opinioni delle persone per poter accedere ai servizi pubblici citati nel regolamento comunale».

Commenti

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  • stefano 5 Aprile 2020

    zefferino, sono il seg. prov. Forza Nuova Parma, di sicuro i media hanno dato poca importanza al fatto che il sottoscritto Stefano Cirella con il Segr. Nazionale Roberto Fiore abbiamo già presentato querela nei confronti di Pizzarotti, giunta comunale e tutte le associazioni che hanno voluto questa mozione anticostituzionale. Sembra che il magistrato abbia iniziato le indagini, visto che sono stato chiamato come persona offesa e informata dei fatti, spero solo che dopo questa ignobile faccenda dei bonus il magistrato continui, non archivi la querela e che si arrivi davanti a un giudice che faccia il suo lavoro con pieno rispetto della Costituzione Italiana. A me il sindaco mi ha negato l’occupazione di suolo pubblico alle Elezioni Europee del 2019, io ero anche il candidato.

  • camino 5 Aprile 2020

    Parma città di puzzole comuniste

  • zeffirino 5 Aprile 2020

    Credo che in un paese serio, purtroppo non lo è, i cittadini seri avrebbero denunciato il sindaco e la giunta comunale ancor prima che intervenga la classe politica. Ora mi auguro che invece di mille parole la Meloni passi ai fatti denuncia al sindaco e tutta la giunta. Questa sarebbe semplicemente serietà.