FdI boccia il governo: pensano a “spiagge come gabbie per polli”

14 Apr 2020 15:43 - di Redazione
spiagge ai tempi del Covid Ansa foto

Spiagge con ombrelloni a tre metri di stanza e barriere in plexiglass impiantate sulla sabbia. Sarebbe questa la possibile soluzione individuata per le vacanze al mare aggiornate ai tempi del coronavirus. Immediate le reazioni di molti addetti ai lavori. Tra loro, il commento più severo è quello rilanciato in queste ore dal sito del Tgcom 24. Rilasciato dal presidente della cooperativa bagnini di Rimini, Mauro Vanni. Che senza troppi di giri di parole, ha tuonato: «Credo sia un’idea balzana dai costi improponibili. Voglio vedere chi si chiuderebbe in un recinto come questo. Tra quattro pareti di plexiglas, sotto il sole cocente. Faremmo morire i nostri clienti di disidratazione. Chi viene al mare vuole stare all’aria aperta. E non in quello che assomiglia a un recinto per polli».

Le spiagge ai tempi del coronavirus: i vaghi riferimenti della dem Bonaccorsi

Un’ipotesi, quella del distanziamento sociale al lido, che non si capisce come si penserebbe di declinare al bagno in mare. Ma a cui ha fatto riferimento ancora poche ore fa la sottosegretaria dem ai Beni culturali, Lorenza Bonaccorsi. La quale, alle mille domande degli italiani sull’estate alle porte con l’epidemia che resiste, ha poco esaustivamente risposto: «Questa estate andremo al mare. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così». Una “risolutezza” che, nella sua genericità, tradisce non poche incertezze. Rassicurando assai poco. E non è che sia andata meglio in base a quanto dichiarato, sempre dalla Bonaccorsi, a RaiNews24, parlando di un work in progress in cui – ha spiegato l’esponente del Pd – sono ancora molti i nodi da sciogliere. Dal punto di vista degli «atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, per esempio, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, e che contemplano l’ipotesi di un distanziamento».

Fdi: i balneari meritano certezze. Le richieste in 3 punti

Insomma, di annunci tanti. Ma certezze da parte del governo assai poche. Problematiche affrontate anche oggi, al termine del ciclo di videoconferenze organizzate dal Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia, con le rappresentanze di tutte le più importanti associazioni del settore. Nel corso dei lavori, coordinati dal responsabile del dipartimento Gianluca Caramanna, sono state affrontate tutte le criticità del settore: dal trasporto alle agenzie di viaggio, dal ricettivo ai balneari. Dunque, proprio a conclusione della riunione odierna con i rappresentanti dei concessionari di spiaggia, Fratelli d’Italia ha ribadito il proprio sostegno alla categoria. «Chiediamo al Governo di chiarire immediatamente tre questioni urgenti: la possibilità in tutto il territorio nazionale per gli operatori di accedere alle strutture per predisporre i manufatti e le spiagge stesse alla fase 2. Il coinvolgimento della categoria nel dialogo con la task-force governativa e con il Comitato tecnico-scientifico per definire le misure di distanziamento necessarie ad affrontare la stagione. La necessità di una circolare attuativa nazionale che dia chiara indicazione a tutti i Comuni di rilasciare l’estensione delle concessioni al 2033.

La replica di Fdi alle “improvvide dichiarazioni Von der Leyen”

In modo che le imprese possano avere certezza del titolo concessori. E, se vogliono, fare uso degli strumenti del DL Liquidità». Una presa di posizione chiara e costruttiva, riassunta in una nota congiunta dei Capigruppo di FdI alla Camera, al Senato e al Parlamento Europeo Francesco Lollobrigida, Luca Ciriani e Carlo Fidanza. A margine, infine, una richiesta rivolta diretta all’esecutivo in merito alle maldestre dichiarazioni della presidente della Commisione europea. «Pretendiamo inoltre che il governo faccia sentire la propria voce contro le improvvide dichiarazioni Von der Leyen sull’opportunità di non prenotare le vacanze estive», concludono gli esponenti di FdI. Perché, insistono: «Dalla Presidente della Commissione Europea ci attendiamo provvedimenti concreti a sostegno di un settore già fortemente colpito. E non ulteriori ombre sul futuro».

Commenti

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  • fazio 14 Aprile 2020

    hanno detto al mare con le mascherine così avremo il viso bicolore la fronte abbronzata e dal naso al mento completamente bianco. Chi ha avuto questa idea al posto del cervello ha le pigne.